Presentato il “Romanzo caporale di Annibale Gagliani”. Gli studenti del liceo scientifico “Leo” a lezione di cittadinanza con il Ministro Bellanova

SAN VITO DEI NORMANNI- Sabato 7 dicembre, presso l’ Auditorium “Giorgio Amico” del Liceo Scientifico “Leonardo Leo” di San Vito dei Normanni lo scrittore e giornalista Annibale Gagliani ha presentato il suo lavoro ” Romanzo caporale “. A dialogare con l’autore il noto giornalista RAI Raffaele G.Gorgoni, illustre ospite il Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova.

Inoltre, nella stessa occasione si è discusso di temi di attualità, un’ evento, nato dalla collaborazione tra l’ IISS “ Marzolla-Leo-Simone- Durano, la  casa di produzione cinematografica “Cattive produzioni”, Ex Fadda L’officina del Sapere, Icaro Eno-Libreria e pasticceria, Teatro Menzatì e il Comune di San Vito dei Normanni, e che si inserisce nell’ambito del Festival delle Idee “Non si fa mai niente”, organizzato dal giovane regista Marco Mingolla: una due giorni di incontri che si pone l’obiettivo di stimolare il confronto su diversi temi d’attualità anche grazie alla partecipazione di personalità di grande rilievo.

Numerosi gli ospiti presenti: ad introdurre la serata Marco Mingolla, ex studente del Leo, il primo cittadino Domenico Conte e  il dirigente scolastico prof.ssa Carmen Taurino  .

Tema centrale della serata, il rapporto tra noi e l’altro. Da una corruzione all’altra, l’ illegalità risucchia  e nutre la disperazione assumendo, nella maggior parte dei casi, il volto del caporalato: “categoria dello spirito”  e non solo malcostume.” Nel suo progressivo modificarsi dagli anni Settanta a oggi”, ha affermato il Ministro Bellanova, “la lotta al caporalato è un passaggio fondamentale verso il pieno riconoscimento dei diritti di  tutti i lavoratori e l’autentica integrazione per quelli che ospitiamo” . “Non è possibile”-ha continuato il Ministro- “fare distinzioni tra chi lascia le proprie terre per la guerra e tanti altri che, invece, sono spinti dalla fame. Nessuno parla della progressiva desertificazione dei territori africani. Qui le nostre Università  dovrebbero intervenire con le proprie competenze , ponendo in essere un’agricoltura di precisione che permetta alle persone di sfamarsi, dando prova di un reale e onesto desiderio di migliorare le condizioni di vita di questi popoli”. Di una disarmante semplicità la risposta alla domanda sul perché dell’intolleranza: “Perché abbiamo paura”,quindi l’invito ai giovani studenti del Leo a “parlare con la gente”, a percepire la diversità come una ricchezza, perché solo la legge della nostra coscienza può “creare” una società di uguali.

Sulla stessa lunghezza d’onda Annibale Gagliani che ha sottolineato, tra l’altro, l’urgenza di abbattere gli stereotipi culturali sempre più diffusi  riguardo a temi  quali integrazione, lavoro, legalità.

Importante  parlare di questi temi nella Scuola, strategico parlarne ai giovani. Ancora una volta il Liceo Scientifico Leo si dimostra aperto alle sollecitazioni che provengono dal territorio, attento al dibattito sociale e culturale.

 

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