Prodotto ittico non tracciato nel ristorante orientale: sequestro e sanzione

Prosegue l’attività di controllo lungo la filiera della pesca da parte della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi.

Nella giornata di ieri, martedi 22 gennaio, l’attività ha visto i militari della Sezione Polizia Marittima e Difesa Costiera impegnati nel controllo a carico dei mezzi pesanti provenienti dalla Grecia ed appena sbarcati dalla nave giunta  a Brindisi presso il terminal di Costa Morena ed è proseguita con il monitoraggio lungo il litorale di giurisdizione, precisamente presso le marine di Torchiarolo e San Pietro Vernotico, con controlli atti eventualmente a reprimere la pesca di frodo.

L’attività è proseguita sul territorio della città di Brindisi presso esercizi commerciali volti alla ristorazione con somministrazione di pescato.  Proprio durante un controllo effettuato presso un ristorante orientale, noto per la somministrazione anche di pesci e crostacei crudi, i militari hanno individuato un sostanzioso quantitativo di prodotti ittici di varie specie (salmone, mazzancolle, tonno) e semilavorati, tutti congelati ma privi di etichettatura.

La mancanza di etichettatura o di documentazione sanitaria impedisce l’attività di verifica della provenienza del prodotto, svolta a tutela del consumatore per prevenire che giungano sulle nostre tavole alimenti di origine sconosciuta e quindi pericolosi per la nostra salute. Gli ispettori della Capitaneria di porto di Brindisi sono, quindi, dovuti ricorrere al sequestro finalizzato alla distruzione. Per il titolare dell’esercizio è scattata la contestazione del discendente illecito amministrativo, che prevede l’irrogazione di una sanzione fino ad un importo massimo di € 4.500.

L’attività è stata condotta in stretta collaborazione e sinergia con il personale medico veterinario del SIAV “B” dell’A.S.L. della Provincia di Brindisi, tempestivamente intervenuto su richiesta dei militari.

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