Programma di governo e autonomia, C-Entra il futuro: “Ciò che è scritto significa Sì o No alla proposta lombardo-veneta?”

“La bozza del programma di governo 5S-PD non spiega molto bene il punto dell’autonomia differenziata. Ci chiediamo: assumere l’impegno al completamento del processo di autonomia differenziata significa dire Sì o No alla proposta delle regioni Lombardia e Veneto? Aggiungere gli aggettivi ‘giusta’ e ‘cooperativa’ significa respingere la parte della proposta lombardo-veneta che determina, per esempio, 682 milioni in meno per la Puglia solo pensando al gettito per Iva sanitaria?”.
Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Donato Pentassuglia e Ruggiero Mennea, commentando la bozza delle “Linee di indirizzo programmatico per la formazione del nuovo governo”, che al punto 17) prevede il completamento del “processo di autonomia differenziata giusta e cooperativa, che salvaguardi il principio di coesione nazionale e di solidarietà, la tutela dell’unità giuridica ed economica”.
“Sull’autonomia differenziata – proseguono i sei – c’è bisogno di ascoltare parole chiare non per pignoleria o polemica, ma perché il procedimento prevede un’intesa tra Stato e Regioni, per cui senza il consenso reciproco il procedimento non può essere concluso. Poiché ci sembra che le regioni Lombardia e Veneto non auspicano un’intesa quale che sia, ma all’accoglimento delle loro proposte così come formulate, è chiaro che risulta necessario sapere se il nuovo governo accoglierà la proposta così com’è o se avanzerà richiesta di modifiche. Senza queste specificazioni si rischia di rimanere nell’ambiguità, tentando di tenere assieme con espedienti dialettici posizioni inconciliabili, esponendosi – per quanto ci riguarda – anche a cattive sorprese”, concludono.

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