BRINDISI – “A quai li turisti no si noiunu mai” diceva l’Amministratore Unico della BMS nel corso del recente sopralluogo effettuato dai tecnici comunali, dall’Assessore ai parchi Scatigno e dai rappresentanti della BMS la quale, è bene chiarire subito, è esente da colpe rispetto al ‘merdaio’ – perché qualsiasi altro termine non renderebbe efficacemente l’idea – che è divenuto l’incantevole parco di Punta del Serrone.
Il posto è di una bellezza struggente: la natura si è divertita parecchio in quel tratto di litoranea, ed un turista, in effetti, avrebbe difficoltà ad annoiarsi tanta è la varietà e la vastità del parco. Ciò, se non ci trovassimo a Brindisi, città capace come poche di gettare nel degrado gli straordinari gioielli naturalistici ed architettonici di cui dispone.
L’unico divertimento per i turisti, se non si interverrà immeditamente, potrà essere rappresentato dallo scanzare le montagne di rifiuti di ogni genere accumulatesi in ogni angolo dell’area verde. Le mareggiate, ammesso che abbiano un nesso con le discariche createsi anche a decine e decine di metri dal mare, non giusitficano l’ignavia dei nostri amministratori, affetti da un’atavica quanto acuta forma di pigrizia ed inettitudine. Non si richiede di trasformare quel tratto in un’attrattiva di primo livello (quale potrebbe tranquillamente divenire): si pretende almeno di restituire all’area un briciolo di decoro, per non vanificare le ingenti risorse impiegate in passato e per non farci vergognare ogni secondo della nostra giornata di essere brindisini.
Andrea Pezzuto