Il prossimo 10 settembre 2022, alle ore 18,30, nell’aula consiliare del Comune di Ostuni, l’associazione “Sano e Salvo”, con il patrocinio del Comune di Ostuni, terrà un convegno a partecipazione pubblica sul tema: “QUALE FUTURO PER LA PIANA DEGLI ULIVI MONUMENTALI E MILLENARI” – COMPLESSO del DISSECCAMENTO RAPIDO dell’OLIVO (Co.Di.R.O.).
Il convegno, organizzato e promosso dal Generale CC. Dr. Enzo GRECO, originario di Ostuni, vedrà la partecipazione del Prof. Paolo MADDALENA, Presidente emerito della Corte Costituzionale nonchè Presidente dell’Associazione “Attuare la Costituzione”; dell’On. Prof.ssa Paola BALDUCCI, docente di Procedura Penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento e già membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura; del Prof. Pietro PERRINO, Agronomo e Genetista, già direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bari; della Prof.ssa Margherita CIERVO, docente di Geografia Economico-Politica presso l’Università di Foggia; del Dr. Carlo DE MICHELE, medico internista e consigliere direttivo ISDE di Lecce; dell’Avv. Emanuele PETRACCA, vicepresidente di “Attuare la Costituzione”, del Dr. Daniele GIANNUSA, titolare di Nera Biochar Srl di Montestrutto (TO); del Sig. Danilo ALAIMO, titolare e presidente di Nera Biochar Srl; del Sig. Giuseppe GRASSO, maestro potatore e membro del consiglio direttivo di “Sano e Salvo”.
L’incontro ha lo scopo di rendere edotti i produttori, gli agricoltori e tutta la popolazione pugliese delle opportune e doverose iniziative da attuare per la salvaguardia del patrimonio millenario costituito dagli Ulivi della Piana di Ostuni ma anche di quelli della Collina DOP di Brindisi e di tutta la Regione Puglia.
A tal riguardo, a seguito dello studio sulla tematica in questione, dei provvedimenti legislativi e giudiziari, sia il Prof. Maddalena che il gruppo di giuristi di “Attuare la Costituzione” sono giunti alla conclusione che il fenomeno del Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo (Co.Di.R.O.) è dovuto solo in concausa anche al batterio della Xylella e che l’eradicamento tout court previsto dalle norme, non risolve la problematica dell’essicamento stesso, piuttosto è auspicabile il contenimento dal punto di vista della resilienza delle piantagioni stesse e per tale ragione hanno ritenuto di affrontare giudizialmente la tematica in modo del tutto diverso rispetto al contrasto di un provvedimento normativo innanzi al TAR.
Per tale motivo, l’Associazione “Attuare la Costituzione” ha avviato un’azione giudiziaria utilizzando le norme del Codice dell’Ambiente[1], che offrono un mezzo risolutivo con il quale è possibile richiedere allo Stato il ripristino del danno (rectius disastro) ambientale mediante il rimedio dell’esecuzione in forma specifica. Le norme del codice dell’ambiente permettono, infatti, attraverso un ordine del Giudice, di intimare e costringere la controparte (Il Ministero dell’Ambiente) a dover compiere degli atti (o piuttosto a riprodurne gli effetti) e, dunque, a dare corso ad un tipo di misura PRIMARIA rispetto al risarcimento pecuniario e, quindi, piuttosto che chiedere del denaro proporre in primo luogo il ripristino del danno stesso[2].
Tutto ciò mediante le c.d. buone pratiche da effettuare, come il verificare e depurare le sostanze organiche nei terreni, verificare ed aumentare la salinità degli stessi, verificare e depurare gli elementi inquinanti, verificare lo stato di radici e della chioma ed effettuare una corretta potatura; nonché tutte quelle altre buone pratiche che si assumano possano essere compatibili con questo tipo di pratica.
Legittimati attivi sono le persone fisiche (ma anche le associazioni) proprio perchè, in ossequio alla cd. actio popularis, in quanto gli stessi sono destinatari di un provvedimento di eradicamento che li colpisce, ma anche perchè depositari dell’interesse collettivo previsto dalla Costituzione: in questo modo si coinvolge di certo non solo i proprietari dei terreni ma tutto il territorio e in particolare tutta la cittadinanza in generale.
[1]. L’atto di citazione pertanto verte su tre punti:
- Erroneo approccio alla tematica da parte della produzione normativa ministeriale, regionale e nazionale con particolare riferimento all’abbattimento degli olivi.
- I derivanti notevoli danni ambientali e di salute pubblica nel territorio.
- La necessità di misure alternative improntate a rafforzare la resilienza delle piantagioni.
A margine dell’azione viene anche prevista la possibilità di poter sollevare l’illegittimità costituzione del decreto Martina, Centinaio e del Decreto emergenza.
Allo scopo, l’atto di citazione è stato corroborato da una perizia collegiale ed interdisciplinare a firma del Professori Nuti, Giovannetti, Scortichini, Pergolese nonché del dott. Saracino e Doveri.
Il procedimento è stato incardinato presso il Tribunale di Brindisi (proc.n. 4043/2021), innanzi al dott. Sardiello, con udienza aggiornata al 20 febbraio 2023.
L’associazione “Attuare la costituzione” conta, peraltro, di replicare la medesima azione nei tribunali di Lecce e Bari.
[2]. In sintesi si imporrà al Ministero dell’Ambiente di dover prendere in considerazione tutti quegli adempimenti necessari affinchè si vada verso la direzione per la quale si contenga il fenomeno e si aiutino le piante alla resilienza.
In questa direzione, da alcuni anni, è impegnata l’Associazione “Sano e Salvo”[1] la cui attività mira a salvaguardare e migliorare le condizioni dell’ambiente attraverso la promozione dell’agricoltura simbiotica, che – senza fare uso di prodotti di sintesi – è assolutamente accorta e razionale nell’utilizzare risorse naturali dirette alla rigenerazione del suolo utilizzando soltanto sostanze organiche e biomasse microbiche, le quali – unite ad altre salutari pratiche agricole – sono tecnologicamente e scientificamente idonee per il mantenimento in coltura degli alberi di olivo, in particolare modo di quelli monumentali. Allo scopo, l’Associazione si avvale delle competenze specifiche in campo paesaggistico, agrario e alimentare di esperti, professori universitari, ricercatori, start-up e laboratori impegnati nei settori della microbiologia agraria e alimentare, anche attraverso progetti scientificamente sperimentali svolgendo la propria opera prevalentemente in favore di Terzi a cui – nella piena osservanza di quanto previsto in agricoltura simbiotica – possono essere devoluti beni e servizi rinvenienti dall’autofinanziamento, dalla raccolta fondi e dall’accesso a tutte le risorse a cui attingono gli ETS, e specificatamente le ODV, in aderenza alle disposizioni del Codice del Terzo Settore[2]
È grazie a queste interazioni che è possibile l’adattamento ai cambiamenti ambientali e all’evoluzione degli organismi viventi. In pratica, ciò significa che nel corso dei millenni diversi patogeni dell’olivo, come di tante altre specie vegetali e animali, potrebbero essere diventati simbionti o endofiti benefici. È una linea di ricerca che permetterebbe di sviluppare strategie per aiutare le piante agrarie, incluso l’olivo, ad essere più resistenti alle avversità ambientali e biotiche (batteri, funghi e virus)[3].
I risultati di questo tipo di agricoltura ottenuti nel corso del 2015-2016 e presentati all’inizio del 2017, nell’ambito del Progetto BiCC (Bio contrasto al CoDiRO), svolto in 23 Comuni del Salento, sono stati molto incoraggianti, perché hanno dimostrato in campo di salvare le piante affette da Co.Di.R.O., ma la Regione Puglia, che ha finanziato il progetto, ed il Ministero delle Politiche Agricole non ne hanno tenuto conto, visto che all’indomani della presentazione dei risultati, hanno continuato ad imporre l’abbattimento degli alberi infetti (ma anche quelli integri) obbligando peraltro gli olivicoltori ad usare i pesticidi per il controllo degli insetti vettori della Xylella[4]. Occorre tenere presente che in natura non esiste la cura ma soltanto l’EQUILIBRIO, che si potrà raggiungere con perseveranza nel tempo attraverso la rigenerazione del suolo, oramai impoverito dopo oltre mezzo secolo di impieghi forsennati di prodotti chimici (rame, insetticidi, pesticidi e diserbanti). Per ottenere questo è necessario, in questo difficile momento, curare maggiormente le piante facendo potature annuali leggere con pulizia costante del secco e facendo uso di biostimolanti, induttori di resistenza e prodotti naturali corroboranti. Tra tutti la NERA BIOCHAR Srl, un’azienda con sede a Montestrutto (TO), produce un innovativo distillato pirolegnoso (ottenuto dall’affumicazione del legno di castagno) che si è dimostrato durante la sua applicazione un ideale biostimolante e un ottimo induttore di resistenza, molto efficace come battericida e fungicida, nonché come insetticida naturale. Il prodotto riesce efficacemente a contrastare anche la batteriosi della rogna dell’olivo, che risulta tra le principali problematiche del Co.Di.R.O.[5].
[1]. Organizzazione di volontariato, Ente del Terzo Settore, che nasce con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il paesaggio pugliese, costituito –tra l’altro– dalla presenza disseminata di olivi e oliveti secolari, plurisecolari e monumentali, in stretta aderenza agli indirizzi, direttive e prescrizioni previsti dalle norme tecniche di attuazione del PUTT/P (Piano Urbanistico Territoriale Tematico “Paesaggio”), dalle norme del PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) e da tutte le altre disposizioni contenute nella Legge Regionale 4 giugno 2007, n.14, che prevede la rilevazione sistematica degli alberi monumentali di olivo e vieta il loro danneggiamento, abbattimento, espianto e commercio.
[2]. Decreto Legislativo 117 del 2017.
[3]. A proposito dell’agricoltura simbiotica occorre dire che è nata dopo l’agricoltura biologica. È un tipo di coltivazione delle piante agrarie che comporta l’inoculo nel suolo di microrganismi (funghi, batteri e lieviti) benefici. Come peraltro sostenuto dal Prof. Perrino, studioso di riferimento dell’Ass. “Sano e Salvo”, l’agricoltura simbiotica aumenta la fertilità del suolo.
[4]. Decreto Martina del 13 febbraio 2018, n.617.
[5]. È un prodotto assolutamente naturale e gravido di importanti flavonoidi, cioè di importanti composti polifenoli salutari per la pianta e per l’uomo.