“Quando si vuole alzare l’asticella dello scontro, bisogna essere sicuri di aver fatto tutto altrimenti si rischia solo di fare brutta figura”

Nel libello “L’arte di ottenere ragione”, pubblicato postumo, Schopenhauer suggeriva al lettore un ultimo stratagemma laddove tutti gli espedienti retorici non gli avessero consentito di averla vinta sul proprio interlocutore.
Il filosofo tedesco affermava che, in tali circostanze, ricorrere all’insulto avrebbe destabilizzato l’avversario, al punto tale da fargli perdere concentrazione e rinunciare allo scontro dialettico.
Insegnamento, questo, al quale il gruppo dirigente e consiliare di BBC pare avere una naturale propensione ogniqualvolta il Sindaco si trovi in difficoltà.
Da abili prestigiatori, essi non dicono ciò che è evidente ai più.
Esiste, invero, un problema politico serio, tutto interno alla maggioranza, che si era già palesato allorquando un ordine del giorno sul progetto Edison presentato da Forza Italia, Lega ed Idea aveva visto la prima spaccatura nelle forze politiche che governano la città.
Il gruppo consiliare fedele al Sindaco votò contro, mentre il PD si astenne e la proposta passò con il voto compatto delle opposizioni.
Ragionevolezza avrebbe consigliato che in vista del parere che il Consiglio Comunale era chiamato ad esprimere, Rossi si fosse confrontato all’interno della sua maggioranza per trovare la quadra.
D’altronde la politica è capacità di mediazione, non arroganza del pensiero unico, salvo che non si viva in dittatura.
Tuttavia, del tutto imprudentemente, Rossi ha tirato dritto per la sua strada portando (a soli due giorni dalla scadenza del termine) una delibera contenente un parere negativo da egli solo sottoscritto, infarcito di argomentazioni, tutte ideologiche ed assolutamente indimostrate, che nulla avevano a che vedere con l’unico profilo, quello della compatibilità urbanistica, al quale, per legge, il Consiglio Comunale era chiamato.
Si è trattato di un atto di forza finalizzato solo al recupero del consenso; l’ennesimo atto di forza di questo Sindaco che sino ad ora è stato solo capace di dire no a tutto, senza formulare proposte (anche alternative) di sviluppo e lavoro.
Prova ne è il decremento demografico di ulteriori mille abitanti da quando egli è al governo della città, tendenza, questa, che il primo cittadino in campagna elettorale aveva promesso di invertire, garantendo che la sua amministrazione avrebbe cambiato la storia anche in materia di occupazione.
La città non si nutre dei comunicati stampa di BBC e dei suoi soci, né le legittime aspettative di un territorio di vedersi riconosciute migliori condizioni di crescita si ottengono con il numero di quanti saranno addetti al baretto di Cala Materdomini, ma con investimenti seri sul territorio che diano effettive prospettive di sviluppo.
Ed anche in materia ambientale Rossi ha fatto cilecca.
Ricordate la conferenza stampa trionfale in cui Rossi annunciò che la sua amministrazione avrebbe portato la percentuale di raccolta differenziata da poco meno del 50% al 65-70% nell’arco di 4-5 mesi?
Non solo l’obiettivo non è stato raggiunto, ma a pochi mesi di distanza (giugno scorso) la percentuale di differenziata è scesa al 42% nel silenzio di tutti, tanto questa amministrazione non vede l’ora di riaprire la discarica di Autigno, quella stessa che Rossi avversava quando vestiva i panni dell’oppositore “pasionario” ambientalista.
E quali spiegazioni alla città ha da offrire Rossi sulla realizzazione di un deposito di idrocarburi, gasolio e benzina con annesso terminale di carico sito nell’area prospiciente la banchina di Costa Morena che vedrà -a breve- l’installazione di 8 serbatoi per complessivi 40.000 m3 di capacità di prodotto?
Perché questa levata di scudi contro Edison non si è vista anche in occasione di quell’autorizzazione il cui procedimento è stato avviato e concluso nel periodo di vigenza di questa amministrazione, socio di maggioranza dell’ASI?
Perché Rossi non chiarisce i motivi per i quali quando, circa due anni addietro, al Comune è pervenuto il Piano Energetico Ambientale del Porto, redatto dal DITNE, in cui si presentavano le tre possibili localizzazioni di un deposito di GNL, egli non ha fatto formulare dagli uffici osservazioni scritte (cosa che ben poteva fare) limitandosi a depositare, peraltro fuori termine, osservazioni solo sul Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale?
Perché il Rossi, rappresentante legale del Comune, socio di maggioranza del Consorzio ASI, non ha indetto per tempo una riunione con i rappresentanti Edison al fine di convincere la società che i maggiori oneri derivanti dall’utilizzo dei terreni del consorzio sarebbero stati ammortizzati in un breve periodo, mentre la localizzazione a Costa Morena avrebbe comportato una frattura sociale?
O all’epoca l’unica preoccupazione di Rossi riguardava l’aspetto estetico dell’opera, tanto da limitarsi a chiederne il parziale interramento?
La risposta nel merito l’avrei certamente data in Consiglio Comunale se Rossi fosse stato in grado di garantire il numero legale.
Ma così non è stato e la posizione di Forza Italia sarà esposta per voce del partito.
Quando si vuole alzare l’asticella dello scontro, bisogna essere sicuri di aver fatto tutto altrimenti si rischia solo di fare brutta figura.

Roberto Cavalera
Capogruppo di Forza Italia

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2 COMMENTI

  1. L’attenta lettura della nota politica-filosofica dal responsabile del gruppo consiliare di F.I. merita obiettiva condivisione unitamente ad una considerazione: questo Sindaco e la sua maggioranza hanno fornito prove innumerevoli del confusionario ed illegittimo percorso, specie nel settore finanziario, che da tre anni seguono nella gestione comunale. E’ pur vero che detta situazione riviene probabilmente dalla “stanchezza” delle forze di opposizione presenti in Consiglio ad avviare le possibili e concrete iniziative di scioglimento dell’Ente, privilegiando, non è attribuibile all’estensore dell’articolo, l’arte dell’apparire su organi di stampa dei problemi della città senza peraltro indicarne soluzioni o ancor più denunce agli organi di vigilanza sugli atti del Comune. Certamente, sono da tempo ineludibili le questioni che affliggono la Comunità, sicchè resta la responsabilità dei soggetti, elettivamente posti a tutela della legittima gestione comunale, adottare le azioni conseguenziali. Vi sono provvedimenti di natura finanziaria, come per esempio bilanci e rendiconti di esercizio ivi compresi quelli delle società partecipate adottati in maniera illegittima e cioè nel non rispetto del regolamento di contabilità e della normativa Tuel. Detti provvedimenti, se impugnati presso la Magistratura amministrativa, potrebbero trovare accoglimento, in sintonia a casi analoghi in cui si è espresso il TAR Lazio ed il Consiglio di Stato, conseguendo lo scioglimento di questo Consiglio comunale.
    Brindisi 30/07/2921 Franco Leoci

    per l’allontanamento otranno trovare giustificazioni i soggetti eletti dai cittadini a tutela

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