È davvero il caso di dire, l’ennesimo “pastrocchio” di Rossi.
A pochi giorni dall’apertura degli asili nido dati in concessione alla cooperativa Gialla, i lavoratori non conoscono ancora il proprio futuro lavorativo ed i cittadini vagano nell’incertezza.
La ingegnosa intuizione di Rossi di liberarsi delle spese superflue (secondo il suo arbitrio), ha dato il responso: la cooperativa è in ritardo con l’accreditamento regionale per utilizzare i fantomatici voucher, i cittadini sono incerti se iscrivere i propri figli, a causa dei costi esorbitanti nell’eventualità e dell’impossibilità presente o futura di poter utilizzare i buoni regionali e di conseguenza la stessa azienda titolare del servizio, alla data odierna, non ha ancora proceduto alla sottoscrizione del contratto con i lavoratori, nonostante il Comune abbia garantito l’anticipazione di due milioni di euro.
Risultato?
Confusione totale e spese raddoppiate per l’amministrazione comunale, che ha solo ottenuto di gettare nella disperazione e nell’incertezza i lavoratori che da 20 anni operano nel settore ed i cittadini che stanno optando gradualmente per il privato.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
Ci auguriamo che dietro questo comportamento, non ci sia un disegno per uccidere un’altro fiore all’occhiello della città.
Dopo l’assistenza domiciliare integrata per gli anziani in difficoltà, dove anche qui, Rossi ha ridotto sul lastrico le famiglie dei lavoratori e dei fruitori del servizio, ora ci auguriamo non sia arrivato il turno degli asili nido.
Per non parlare delle Farmacie Comunali, unica azienda veramente in utile e dismessa senza criterio.
Il wellfare a Brindisi non esiste più.
Ancora un anno e mezzo di agonia per la nostra città.
Brindisi puoi farcela.
Resisti Brindisi!
Gianluca Quarta
Consigliere Comunale Forza Italia Brindisi
Le cosiddette forze di opposizione presenti nell’Assise comunale, forse, dovrebbero smetterla con le continue lamentazioni a mezzo stampa sull’agonia di sopportazione politica-amministrativa di questo Sindaco, Giunta e Maggioranza che, purtroppo, è voluta e mantenuta da coloro strettamente legati allo scranno comunale. Ho più volte significato, esclusivamente sul piano contabile normativo e tralasciando quello politico, la non corretta adozione, per usare un eufemismo, degli atti particolarmente in materia di bilanci di previsione, consuntivi, DUP, variazioni contabili, mancati pareri da parte dell’organo di revisione contabile, che conseguono all’avvio dello scioglimento del Consiglio. Non ho mancato di richiamare che, sulla base anche
delle sentenze Tar Lazio e Consiglio di Stato, il mancato obbligatorio rispetto del tempo per l’invio delle citate delibere ai consiglieri comunali provoca l’impossibilità di esame delle stesse e, quindi, la conseguente illegittimità, su impugnativa di componenti l’Assemblea, dei provvedimenti in parola comportanti appunto lo scioglimento del Consiglio. Su questo argomento non si registrano pubblici interventi sicchè eventuali litanie per l’anticipazione della gestione comunale Rossi non ha ragione d’essere come non appare più utile ripetere le negative conseguenze che ricadranno molto presto sui cittadini a causa del dissesto finanziario dell’Ente o per gli inascoltati suggerimenti o rilievi tecnici formulati dall’ex dirigente del Servizio finanziario, oradirettore generale dell’amministrazione provinciale di Taranto, per i quali sono già riscontrabili alcuni negativi effetti operativi sulla popolazione e che costituiscono di già ipotesi di danni erariali.
Brindisi, 14/09/2021 Franco Leoci