Predicare bene e razzolare male. Questa maggioranza e questo sindaco, che più volte hanno posto questioni etiche e morali, sono caduti proprio su due comuni debolezze: i soldi e le poltrone. Sin da subito Rossi ha clamorosamente sconfessato se stesso passando da promesse di uno staff a costo zero ad uno staff ad 80.000 euro l’anno che somigliava tanto ad una lottizzazione politica (una nomina a Bbc, una nomina al Pd). La lottizzazione è poi proseguita, come è fisiologico che sia nonostante audizioni pubbliche di facciata indette da questa amministrazione, occupando con propri uomini ogni posto possibile, dimostrando una fame di poltrone degna della Prima Repubblica.
Tutto ciò fino ad arrivare alla madre di tutte le promesse: la riduzione dei costi della politica. Un proposito inserito già nel Piano di riequilibrio del 2020 e poi riproposto in ogni bilancio previsionale. L’idea era quella di tagliare sui gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Per l’appunto, quell’impegno inserito anche nel Piano di riequilibrio e quindi sindacabile dalla Corte dei Conti, è rimasto solo sulla carta, dato che i gettoni di presenza non solo non sono stati ridotti, ma sono addirittura aumentati in maniera commisurata agli aumenti delle indennità stabiliti dal Governo per sindaco, giunta e presidente del consiglio. Solo che, se l’aumento delle indennità dell’esecutivo è coperto integralmente da fondi statali, le indennità dei consiglieri comunali sono pagate con risorse comunali.
Cotanta avidità da parte della maggioranza non è accettabile sia per gli impegni presi verso lo Stato sia per la condizione di sofferenza che vivono i nostri concittadini, costretti a pagare tasse sempre più alte ed a beneficiare di sempre minori servizi.
Per tale ragione rinuncerò alle maggiori somme – pari a circa 2.000 euro – che mi avrebbero dovuto accreditare per l’attività di consigliere svolta nel 2022, nella speranza che altri della maggioranza possano ritrovare un briciolo di coerenza ed accodarsi alla mia scelta. Ciò, a partire dal sindaco, che a titolo “risarcitorio” dovrebbe dare seguito alle sue tante promesse da marinaio proferite in campagna elettorale e decurtarsi il generosissimo emolumento.
Gianluca Quarta, consigliere comunale Forza Italia