Il presidio sanitario del 118 del Casale continua a rimanere chiuso nel silenzio assordante del sindaco Rossi. Eppure sono stati spesi soldi pubblici per rendere fruibile quell’immobile e riattivare un servizio di vitale (nel senso letterale del termine) importanza per i cittadini del quartiere e del circondario; ciò se si vuole evitare che accadano altri spiacevoli episodi fatali legati all’intempestività dei soccorsi.
A quello che risulta – e avrebbe dell’incredibile -, l’impasse consisterebbe nel fatto che l’Asl attende che il Comune conceda l’immobile in comodato d’uso gratuito, dato che è emersa l’insussistenza di una concessione dei locali tra le parti. Ci chiediamo allora quale sia l’insormontabile ostacolo nel procedere ad una celere convenzione tra Comune ed Asl per sanare la situazione.
Se, invece, questa non dovesse essere la causa principale della permanente chiusura del presidio 118, il sindaco Rossi non ritiene che la cittadinanza debba essere messa a conoscenza dei problemi che ne impediscono la riapertura? La responsabilità è in capo al Primo cittadino e ha il dovere di agire in maniera trasparente e tempestiva.
Gianluca Quarta, Consigliere comunale Forza Italia Brindisi