Il gravissimo disavanzo del comune di Brindisi non può fare altro che decretare il fallimento della politica economica dell’amministrazione Rossi che, come ultimo tentativo di smarcamento da responsabilità, tenta di addossare le colpe al covid-19. Più volte, anche in passato, abbiamo cercato di suggerire soluzioni tecniche ai clamorosi sbagli di Riccardo Rossi e della sua giunta. La rottamazione ter sarebbe stata, ad esempio, un toccasana per tutti i commercianti della città che avrebbero potuto tirare un sospiro di sollievo e sperare in un futuro migliore, ma la mannaia della sinistra si è abbattuta inesorabilmente su di loro, impedendo ad una delle pochissime città d’Italia di aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali.
In un momento di forti sacrifici per tutta la comunità mondiale, ci saremmo aspettati che una amministrazione coscienziosa avesse quantomeno proceduto alla riduzione dei propri emolumenti, magari abbassandosi lo stipendio e tagliando sulle spese superflue (vedi lo staff del sindaco che costa quasi 100.000 euro all’anno senza produrre alcun beneficio, se non per i diretti interessati). Invece le uniche soluzioni strampalate portate in consiglio comunale dalla maggioranza sono state il taglio dei servizi agli anziani disabili, la vendita delle farmacie comunali (che in 20 anni possono produrre più di cinque milioni di euro di reddito mentre oggi questa amministrazione propone di svenderle a soli due milioni) e la tentata vendita di alcuni immobili comunali, che si sa già in anticipo che non avverrà mai. Per non parlare, poi, della internalizzazione del servizio riscossione tributi che porterà al definitivo k.o. dei conti pubblici, mandando sul lastrico decine di lavoratori.
Insieme a questi obbrobri finanziari è inutile parlare, poi, delle evidenti incapacità di gestione della cosa pubblica, dove con questa amministrazione è possibile spaziare tra la scellerata e ostinata scelta di chiusura dei corsi, fino ad arrivare al negligente e noncurante approccio alla situazione della litoranea Nord di Brindisi, ormai abbandonata ad un inesorabile destino di isolamento ed erosione della falesia.
Un velo pietoso, infine, sulla questione porto.
La cittadinanza ha ormai un’idea chiara su come Rossi abbia inequivocabilmente fallito nel suo mandato elettorale.
Gianluca Quarta – Forza Italia
La politica si può fare in modi diversi. C’è chi eredita un pesante fardello dovuto ad incompetenze e gestioni personalizzate del passato, cercando di evitare il commissariamento che avrebbe conseguenze ben peggiori, e chi, pur sapendolo, passa il suo tempo a denigrare e sputare veleno giornalmente, avendo come solo e unico scopo quello di far cadere un’amministrazione composta da gente serie e qualificata, come mai in passato, che tra mille difficoltà cerca di rimettere le cose a posto.Purtroppo per aggiustare le cose a Brindisi c’è da cambiare una cultura clientelare e familiare vecchia di decenni laddove per convenienze elettorali, e non solo, si è concesso di tutto. Il solo fatto che a parlare e consigliare sia anche gente condannata per vari reati la dice lunga sulla strada che questa città dovrà fare per cambiare realmente.
L’imminenza delle elezioni amministrative regionali e verosimilmente del Comune capoluogo hanno provocato in taluni soggetti, affascinati da possibili candidature,il pensamento di dover apparire ancor più su organi di stampa evidenziando la mala gestione del Comune al fine di attrarre l’attenzione dei cittadini a garanzia di un
loro potenziale successo elettorale. Ora, premesso che i componenti degli Organi comunali eletti nel giugno del 2018 siano brave e serie persone non significa che, specie in mancanza di sufficiente esperienza o specifica professionalità e conoscenza delle norme riguardanti la gestione di un Ente Locale possano essere considerate tutte ottimi amministratori:. La prova consegue dall’intervento pubblico di quel consigliere che, unitamente a tanti altri suoi colleghi, scopre solo oggi la situazione di dissesto finanziario del Comune, sconoscendo che detto stato emerge dai provvedimenti dell’Ente al momento dell’insediamento:sufficiente sarebbe stata la lettura della delibera commissariale n. 65 del 30/07/18 e la presa d’atto della formale verifica di cassa prima dell’inizio della gestione.
Brindisi, 20/07/2020 Franco Leoci.
Sig. Quarta, alle regionali andremo in pochi a votare….