BRINDISI – Presieduto  dal Prefetto Vardè, alla presenza dei Vertici territoriali delle Forze dell’Ordine e del Comandante della Polizia Municipale di Brindisi, si è tenuta questa mattina  una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica,  per esaminare  la situazione della sicurezza pubblica nel Capoluogo anche alla luce di alcuni episodi di rapina accaduti di recente e del danneggiamento seguito da incendio che ha riguardato la struttura sportiva del” Pala Melfi”.Nel corso dell’incontro sono stati esaminati tutti gli elementi atti alla valutazione dell’innalzamento dei presidi di sicurezza in considerazione dei recenti accadimenti che hanno creato un significativo allarme sociale e sui quali è stata assicurata la massima attenzione, fin dal perpetrarsi degli stessi  essendo stati all’attenzione del Prefetto e delle Forze dell’ordine nelle  riunioni tecniche di coordinamento tenutesi finora.
Il Prefetto ha espresso piena soddisfazione per i significativi risultati conseguiti in relazione all’individuazione ed arresto degli autori delle rapine, accadute a Francavilla  Fontana il 23 gennaio scorso  e ai danni di due attività commerciali nel Capoluogo lo scorso 27 gennaio ,  a conferma dell’efficacia dello stretto raccordo istituzionale delle  Forze di Polizia territoriali , impegnate nell’attività di prevenzione e repressione nell’ambito del piano coordinato di controllo del territorio.

Pur non emergendo elementi di grave criticità dall’esame generale dei dati statistici sulla delittuosità nel contesto territoriale comparati con analogo periodo del decorso anno, che fa registrare una diminuzione, il Prefetto ha comunque richiesto alle Forze dell’ordine di continuare a tenere alto il livello di attenzione e di impegno operativo con mirati servizi di vigilanza e controllo del territorio che saranno opportunamente intensificati.

 Sono stati programmati, altresì, specifici servizi di controllo e di contrasto, anche con l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine, in alcuni ambiti territoriali ritenuti particolarmente  sensibili al  fenomeno dei reati predatori.

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