BRINDISI – Il «Comitato BrindiSi può» condanna con fermezza gli atti vandalici compiuti sui manifesti a favore del Sì al referendum costituzionale in diverse plance destinate a Brindisi alla campagna elettorale. Un gesto inqualificabile che misura il clima di intolleranza verso le ragioni di opportunità della riforma della Costituzione. Gesti che si commentano da soli, un modo vigliacco di esprimere il proprio dissenso. E, se vogliamo, anche un modo singolare di infangare la libertà di pensiero garantita dalla stessa Costituzione, messo in atto da chi cerca così maldestramente di sottrarla alla riforma. In questi mesi abbiamo assistito a una escalation dei toni, tra invenzioni strumentali e tentativi propagandistici di svuotare o falsificare il merito della riforma, ora siamo arrivati allo stadio più estremo, la deriva dell’inciviltà.

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Dispiaciuta per l’episodio Rosy Barretta, coordinatrice del comitato brindisino, che ha espresso biasimo per il grave gesto. «La peggiore invettiva antidemocratica – ha commentato – che, tengo a ricordare, configura un reato penalmente perseguibile che nella giornata di domani denunceremo alle autorità competenti. Ammetto le sfumature accese nel dibattito, che tuttavia non devono mai tracimare nella barbarie del linguaggio e dei comportamenti. Noi abbiamo incentrato tutta la campagna elettorale sull’informazione e sul rispetto delle tesi opposte. Abbiamo anche organizzato un incontro invitando un esperto sostenitore delle ragioni avverse alla riforma: il bello della democrazia è proprio questo. Si può essere fortemente appassionati a idee contrapposte, ma ciò che non deve mai mancare è lo spirito del dialogo e del confronto. In queste settimane abbiamo promosso diverse iniziative che si sono svolte con la massima serenità. Dispiace perché si tratta di atti stupidi che non danneggiano la forza delle nostre idee ma sono semplicemente lo sfogo di frustrazioni personali».

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