Restinco: rintracciati 8 dei 21 migranti fuggiti. Erano per strada e tra le campagne

cara restinco

Sono stati rintracciati, per strada e tra le campagne, otto dei 21 tunisini fuggiti dal Centro richiedenti asilo di Restinco, a Brindisi, trasformato dalla scorsa settimana in centro di quarantena per i migranti che approdano sulle coste italiane. 80 in tutto quelli trasferiti nei giorni scorsi da Lampedusa nella struttura posta tra Brindisi e Mesagne. Tra loro un solo migrante è risultato positivo al Covid ed è stato messo in isolamento. Intanto, mentre proseguono le ricerche dei restanti 13 tunisini, la notizia della fuga ha messo la città in allarme, anche per le modalità. Inizialmente, infatti, ben 30 sugli 80 ospiti erano riusciti a scavalcare le mura di cinta del Centro e ad allontanarsi. Poi, però, nove di loro sono stati rintracciati nel giro di pochi minuti. Due sono stati condotti al Pronto Soccorso dell’ospedale “Perrino” di Brindisi per fratture alle caviglie che si sarebbero procurati saltando dalle mura di recinzione. Responsabile del servizio di vigilanza del centro è la Polizia di stato, con carabinieri e guardia di finanza di supporto. La domanda che ci si pone è come sia stato possibile che ben 30 persone, peraltro in quarantena, abbiano avuto modo e tempo per scavalcare le mura di cinta del Cara senza che nessuno se ne sia accorto. Ed è proprio su questo aspetto che si concentrano i tanti interventi da parte politica che si sono registrati in queste ore. Di certo c’è che si tratta di un fatto gravissimo sul quale è necessario non solo fare luce ma, soprattutto, individuare le responsabilità.

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