ORDINE DEL GIORNO
Il sottoscritto Consigliere, Avv. Roberto Cavalera
premesso che
nel corso del tempo si sono registrati numerosi tentativi di depotenziare l’Aeroporto del Salento che costituisce la più importante infrastruttura non solo della città di Brindisi, ma dell’intera area sud pugliese;
il provvedimento di chiusura dello scalo brindisino, reso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero della Salute, rischia di concretizzare ciò che fino ad ora è stato scongiurato;
se da un lato, infatti, la chiusura di due mesi dell’aeroporto del Salento rappresentava una misura potenzialmente utile per arginare la diffusione del contagio tra i passeggeri ed il personale, dall’altra prorogare per altri mesi questa situazione desta non poche preoccupazioni per la nostra realtà locale;
il quadro normativo attualmente vigente non può essere assunto a giustificazione della mancata ripresa sine die del traffico passeggeri da e per lo scalo brindisino, atteso che le misure di isolamento fiduciario disposte con provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Regione Puglia trovano applicazione anche ai passeggeri in transito dall’aeroporto di Bari;
agli effetti economici negativi che si registrano nel breve periodo (cassa integrazione prevista sino ad aprile 2021 per il personale; chiusura delle attività commerciali esistenti all’interno dall’aerostazione; cessazione di tutti i servizi comunque connessi al traffico passeggeri, tra i quali, solo a titolo esemplificativo, quello di noleggio auto e di trasporto pubblico e privato) rischiano di aggiungersi quelli che si avranno nel medio e nel lungo periodo;
nel medio periodo, con l’approssimarsi della stagione estiva, il settore che rischia di subire i maggiori danni economici è quello turistico, già particolarmente sofferente, atteso che la posizione strategica dell’aeroporto di Brindisi apre la strada anche alle province di Lecce e Taranto;
gli effetti devastanti dovuti al perdurare della chiusura dell’aeroporto di Brindisi potrebbero proseguire anche dopo la ripartenza, cosicché esiste il concreto e serio pericolo che lo scalo brindisino possa rimanere definitivamente schiacciato dal lockdown;
invero, nonostante lo scalo di Brindisi disponga di mezzi e personale altamente qualificato, anche il trasporto merci è già stato trasferito presso l’aeroporto di Bari, circostanza che rappresenta una minaccia, nel lungo periodo, per l’intero comparto della logistica;
ai sensi dell’art. 2 c. 3 lett. d) del Decreto reso dal Ministro Infrastrutture e Trasporti, di concerto con il Ministro della Salute, nr. 153 del 12.04.2020, modificato dai decreti interministeriali nr. 173 del 22.04.2020 e nr. 183 del 29.04.2020, “è rimessa alla valutazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile la possibilità di consentire l’operatività degli aeroporti non inclusi nel comma 2, in considerazione delle seguenti fattispecie: … d) esigenze operative di voli cargo e posta, nonché di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo”;
l’Aeroporto del Salento di Brindisi assolve, inoltre, al ruolo centrale di scalo per i voli di soccorso umanitario per tutte le destinazioni mondiali, ultimo dei quali quello decollato lo scorso 15.02.2020 per la Cina, colpita dall’emergenza sanitaria;
i prefati decreti interministeriali che hanno rimodulato il servizio di trasporto aereo sono stati adottati “in considerazione delle richieste pervenute dai gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della capacità infrastrutturale degli stessi”;
così come riconosciuto dalla Regione Puglia -Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro- “l’Aeroporto del Salento di Brindisi, il secondo scalo della regione per numero di passeggeri (2 milioni e 700 mila nel 2019, ndr), rappresenta la porta di accesso a un territorio che comprende, oltre alla provincia di Brindisi, anche quelle di Lecce e Taranto” (cfr. internazionalizzazione.regione.puglia.it);
lo scalo, inoltre, è stato oggetto di numerosi interventi che hanno consentito l’ampliamento e la riqualificazione delle infrastrutture;
pertanto, sussistono tutti i presupposti previsti dai citati decreti interministeriali (collocazione geografica, bacino uniforme di utenza, requisiti infrastrutturali; voli cargo ed umanitari) che legittimano la immediata riapertura dell’Aeroporto del Salento di Brindisi;
occorre, pertanto, che la società di gestione dello scalo, Aeroporti di Puglia, ai sensi della normativa in vigore, solleciti il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché lo scalo brindisino possa riaprire al più presto ai traffici civili, commerciali ed umanitari;
tanto premesso
si chiede che il Consiglio Comunale Voglia
impegnare il Sindaco e la Giunta a convocare urgentemente un tavolo di confronto con la Regione Puglia e con Aeroporti di Puglia affinché si interceda con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per la riapertura dell’Aeroporto del Salento di Brindisi al traffico civile, commerciale ed umanitario.
Brindisi, 05.05.2020
Forza Italia
F.to (Avv. Roberto Cavalera)