Proprio ieri il nostro gruppo consiliare ha inviato al MEF – DIPARTIMENTO DELLE FINANZE, DIREZIONE LEGISLAZIONE TRIBUTARIA E FEDERALISMO FISCALE un quesito in merito ai rimborsi degli importi TARI 2014-2017 pagati in eccesso da molti contribuenti a causa dell’errato computo della quota variabile sulle pertinenze effettuato dai Comuni. Si è chiesto in particolare al MEF di chiarire ai Comuni interessati, tra i quali anche Cellino San Marco, la posizione di quei contribuenti che hanno presentato istanze di rimborso alle quali non sono seguite delle risposte da parte del Comune e di quelli che, pur avendo riscontrato un errato computo da parte del Comune, non hanno ancora chiesto il rimborso del relativo importo in quanto in ciò inibiti dalla posizione assunta dallo stesso Comune, e di suggerire modalità di sostegno a tali contribuenti affinchè possano rivendicare il proprio diritto a richiedere e ad ottenere il rimborso di fronte a quei Comuni che tergiversano sulla questione eludendo le indicazioni del MEF.
Siamo ora in parte sollevati di apprendere, a mezzo stampa, che alcuni Comuni incorsi nell’errore di calcolo della TARI, come il Comune di Mesagne, abbiano deciso di procedere ai rimborsi seguendo così le indicazioni del MEF.
Attendiamo però con ansia una decisione, che vada nella stessa direzione, da parte del nostro Comune.
Riteniamo, infatti, che non ci siano dubbi in merito alla modalità di risoluzione della questione dopo la circolare n. 1/2017 del MEF, emessa a seguito dell’interrogazione parlamentare n. 5-10764 dell’onorevole L’Abbate, e ancor di più dopo la risposta del MEF ai quesiti posti nell’ambito di Telefisco 2018 de Il Sole 24 Ore del 4 febbraio 2018, che esplicitamente indica il rimborso quale strada più perseguibile specificandone dettagliatamente le motivazioni:
- la rimodulazione delle tariffe riguardanti le annualità in cui il computo della parte variabile è stato effettuato in modo erroneo comporterebbe, per non incidere sull’importo complessivo del Piano Finanziario, la richiesta di nuovi versamenti a conguaglio a carico dei soggetti privi di unità pertinenziali, i quali però opporrebbero il legittimo affidamento ad un calcolo effettuato dallo stesso Comune;
- è ormai decorso il termine per un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale o dinanzi al TAR;
e le modalità:
- non è possibile riportare nel nuovo Piano Finanziario di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani il deficit determinato dal rimborso della TARI non dovuta in quanto sarebbe possibile riportare per intero solo un’eventuale eccedenza di gettito;
- rientra nella sfera di autonomia di ciascun ente locale procedere alla copertura delle somme rimborsate ai contribuenti;
- come si evince dalla deliberazione n.73/2015 della Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo per la Toscana, il Comune dovrebbe far fronte ai rimborsi attraverso la copertura a carico del Bilancio Generale comunale.Il nostro gruppo consiliare aveva già presentato interpellanza prot. n. 11778 del 27/12/2017, discussa durante il consiglio comunale del 25/01/2018, a cui l’amministrazione rispose che sarebbe rimasta in attesa di una norma di legge e non di una indicazione ministeriale prima di procedere ad eventuali rimborsi.
I Consiglieri Comunali
Simona CESANO
Gianluca BUDANO