BRINDISI – Ecologica Pugliese, la ditta che si occupa del servizio di raccolta rifiuti in città, è pronta a dichiarare guerra al sindaco Angela Carluccio che, nei giorni scorsi, aveva invocato l’aiuto di Protezione Civile ed Esercito, prospettando una imminente e gravissima emergenza rifiuti, alla vigilia dell’avvio della stagione crocieristica.
Di seguito la nota dell’azienda:
“Se la Sindaca di Brindisi si dichiara pronta a chiamare la Protezione Civile e l’esercito, la Ecologica Pugliese s.r.l. si dichiara pronta a querelare chi distorce la realtà, creando allarmismi del tutto fuori luogo, nell’evidente intento di strumentalizzare ogni situazione, ledendo l’azienda nel reiterato tentativo di espellerla dal territorio una volta per tutte.
I servizi di igiene urbana a Brindisi sono in corso di regolarissimo svolgimento. I cumuli di rifiuti per strada, per i quali si dovrebbe chiamare la Protezione civile, o addirittura l’Esercito – non si sa bene in virtù di quale competenza normativa – semplicemente non esistono. L’Amministrazione continua a dipingere scenari inquietanti, a invocare aiuto a destra e a manca per situazioni di pericolo ingigantite ad arte. Si parla di emergenza igienico – sanitaria e si diffondono immagini datate, risalenti a quando la città è stata sommersa dai rifiuti non certo per responsabilità della Ecologica Pugliese, ma per le reiterate chiusure dei vari impianti individuati dallo stesso Comune per lo smaltimento dei rifiuti, rispetto alle quali la Ecologica è risultata parte lesa. La scorrettezza di questo atteggiamento risulta in questo caso davvero inopportuna.
Si invita chiunque volesse accertare dove sia la verità a fare una passeggiata in città, dove potrà constatare che la raccolta dei rifiuti non ha subito alcuna interruzione. Neanche un rallentamento. Questo sta accadendo grazie all’encomiabile senso di responsabilità che questa volta i lavoratori addetti al servizio sul territorio non hanno esitato a manifestare. C’è un ritardo nel pagamento delle retribuzioni, ma i dipendenti stanno continuando a lavorare con continuità, senza attuare alcuna illecita interruzione dei servizi, che qualcuno paventa e forse si augura.
Il problema che ha originato il ritardo nella corresponsione delle retribuzioni sta accomunando moltissime aziende italiane che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle di Equitalia. L’INPS, infatti, si è orientata nel richiedere a tali aziende, prima di attestare la regolarità contributiva, la prova del pagamento della prima rata prevista dalla rottamazione, che, tuttavia, non è neppure ancora stata quantificata da Equitalia. E’ attualmente all’esame del Parlamento e del Governo il provvedimento che consentirà l’anticipazione dell’attestazione di regolarità contributiva (DURC) al momento della presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata. Fino a quando non ci sarà una pronuncia definitiva sul punto, la situazione resterà sospesa per la Ecologica Pugliese s.r.l., così come per migliaia di aziende italiane.
Questo complicato scenario forse è stato compreso dai lavoratori meglio che da qualcuno che, al contrario, avrebbe il compito di fare il possibile per scongiurare il verificarsi di proteste illecite, anziché creare agitazioni e allarmismi.
I dipendenti hanno proclamato lo stato di agitazione. Sono stati convocati per esperire la procedura di raffreddamento e conciliazione. Potrà raggiungersi un accordo oppure no. Certamente il rischio di una giornata di sciopero non giustifica l’impulso di gridare al panico e invocare rinforzi straordinari, soprattutto se la situazione, nota a tutte le Istituzioni coinvolte, è stata determinata da un disallineamento normativo di livello ministeriale e non da accertata incapienza finanziaria dell’azienda. Il sito internet della Commissione di garanzia è pieno di scioperi in programma nel settore rifiuti. Lo sciopero è un sacrosanto diritto dei lavoratori e, se esercitato nelle forme previste dalla legge per i servizi pubblici essenziali, come da procedura in corso nel caso di specie, non rischia di attentare alla salute dei cittadini. E allora in alcuni casi chi governa farebbe bene a mantenere la calma, proprio come stanno facendo i dipendenti che, stringendo i denti, continuano a lavorare, nonostante le difficoltà economiche di ciascuno. Sono proprio i lavoratori che risultano offesi dai comunicati diffusi impropriamente e dalle fotografie di rifiuti non attuali, perché sono i loro sacrifici che vengono violentati dalle notizie distorte, oggetto di una vera e propria propaganda.
Una simile propaganda non sarà ulteriormente tollerata dalla Ecologica Pugliese s.r.l., che adirà la Magistratura per tutelare la propria immagine, quotidianamente lesa dal bombardamento di false notizie”.