BRINDISI – Sull’aumento della TARI nel 2017, da parte dell’Amministrazione, è intervenuta qualche giorno fa l’ADOC. Ad oggi, pare che abbia fatto solo chiarezza il consigliere comunale Lino Luperti, secondo il quale il Comune non avrebbe inviato alcuna richiesta alla Regione per l’ottenimento delle somme dovute a titolo di ristorno.
Riceviamo e pubblichiamo nota dell’ADOC.
“Trovano riscontro, stante le notizie di stampa, alcuni interrogativi espressi dall’Adoc, nel documento del 29 dicembre scorso, circa l’aumento della pressione fiscale in danno dei contribuenti brindisini. Alle perplessità circa scelte, tempi e modalità di tale annuncio ne erano seguite alcune nostre riflessioni in riferimento ad esempio al capitolo Tari stante i costi effettivamente sostenuti per il servizio di igiene urbana, considerate le novecentomila euro di sanzioni comminate all’azienda e alle ulteriori novecentomila euro non impegnate a seguito del mancato affidamento ad AMIU, per sei mesi, così come previsto dalla gestione commissariale. Inoltre, considerato che a giustificare la paventata scelta dell’amministrazione comunale di incrementare la TARI anche per il 2017 era stata la necessità di conferire i rifiuti fuori Regione, per l’indisponibilità degli impianti, con aggravio di costi, avevamo richiamato l’attenzione sulle misure messe in campo dalla Regione Puglia proprio a sostegno di quei Comuni che, come nel caso di Brindisi, erano in difficoltà nonostante aver accolto per anni i rifiuti rivenienti dalle aree più disparate della regione. Misura prevista con fondi rivenienti dall’ecotassa e quindi anche con i soldi dei contribuenti brindisini. A fare piena luce sulla questione il consigliere comunale Luperti secondo cui non sarebbero state inoltrate le richieste alla regione per l’ottenimento delle somme dovute a titolo di ristorno. Un fatto che riteniamo gravissimo per le ripercussioni che tale inadempimento può determinare per i contribuenti costretti a tollerare tutto sinanche una qualità del servizio decisamente mediocre. Non è la prima volta che la macchina amministrativa comunale si distingue, in negativo, sul fronte dell’ottenimento delle risorse regionali in campo ambientale numerose le nostre denunce sui bandi per lo smaltimento dell’amianto. Non entriamo nel merito delle responsabilità, non è un dato che ci appassiona, ciò che chiediamo, invece, è che venga fatta piena luce sul mancato ottenimento delle risorse regionali e se ci siano i margini per un recupero delle stesse. La stessa operazione trasparenza chiediamo venga effettuata anche in risposta agli altri quesiti posti dall’ADOC provinciale nella speranza di non dover più commentare ulteriori ‘disattenzioni’”.