Non credo esistano tanti aforismi e proverbi quanti quelli che hanno come oggetto il coraggio. Da Mark Twain per il quale “Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura”, a quello che di gran lunga preferisco: “Io amo i coraggiosi: ma non basta essere bravi guerrieri, si deve anche sapere chi colpire. E spesso c’è maggior coraggio nel trattenersi e passare oltre, per risparmiarsi per il nemico più degno” (Friedrich Nietzsche).
Ma chi è il nemico più degno? Siamo noi stessi quando non crediamo che le cose possano cambiare. Quando non ci mettiamo di fronte a un ostacolo per oltrepassarlo e non, aggirarlo. Quando non sappiamo metterci la faccia. Quando non sappiamo essere sinceri fino in fondo ammettendo la nostra imperfetta umanità che ci fa alzare, girare il culo, e uscire con dignità da una stanza, o meglio una città, che è ostile al cambiamento.
Non auspico una rivoluzione. Quella la lasciamo agli altri. Ma l’evoluzione di una “idea di città” che giace in fondo alle coscienze di ogni cittadino.
Cosa significa d’altra parte “Brindisi in Alto”. Significa risalire in superficie dopo aver toccato il fondo. Una superficie scomoda, piena di trappole, problemi, incomprensioni. Ma che è comunque un inizio. L’inizio di un bel sogno che può diventare realtà.
Brindisi ha bisogno di iniziare ad avere coraggio e comprendere che numerose sono le forze e i cittadini capaci e desiderosi di mettersi al suo servizio. Essere a disposizione della propria città. E poi dal poco verrà il molto.
È iniziata da tempo la fase delle cosiddette consultazioni politiche, dei tavoli predisposti alla formazione di questa o quell’altra coalizione. Incontri segreti e subito passati alla stampa locale allo scopo di dare “visibilità” al proprio schieramento o per comunicare indirettamente la propria strategia a chi a quel tavolo non partecipa.
Ad ogni angolo si incontra l’esperto di turno che già anticipa quali saranno gli schieramenti in campo, i futuri candidati alla carica di sindaco e soprattutto chi riesce già ad individuare il Sindaco della nostra città.
Di questo passo finiremo tutti per fare gli errori di sempre, parlare del proprio partito, del proprio movimento, dei propri rappresentanti e non già della nostra città e dei bisogni dei nostri concittadini.
La sfida che ci aspetta sta nel coraggio di invertire i termini della questione. Sediamoci non più intorno a un “tavolo”, ma davanti alle criticità della nostra comunità e mettiamo le nostre conoscenze, capacità e competenze al servizio del bene comune.
Questo è il coraggio che ho trovato all’interno del movimento “Brindisi in Alto” e la partecipazione di tanti spero sia contagiosa al punto da iniziare un nuovo percorso politico-amministrativo virtuoso e dignitoso.
Brindisi lo merita.
Angelo Rizziello