Da giocatore senior quale sono, avendo alle spalle un bel po’ di anni di impegno nelle istituzioni , mi permetto di invitare i vari protagonisti della maggioranza regionale pugliese, in modo particolare del PD, impegnati nel botta e risposta politico di questi giorni, a fermarsi. Se infatti sul fronte nazionale, la spinta inclusiva di personalità come quella di Nicola Zingaretti, provano a ricostruire un campo largo di rappresentanza e di ascolto, su quello regionale si vivono tensioni inopportune e dannose.
Nei vari botta e risposta, legati alla futura leadership regionale, rivedo una preoccupante querelle a trazione renziana, fautrice (dal referendum costituzionale in poi) dell’attuale frammentazione politica del campo progressista. Ai più purtroppo sfugge che gli elettori hanno da tempo catalogato queste schermaglie come ” teatrino della politica”, e che ampie fasce sociali non si sentono più rappresentate.
La mia scelta, dopo decenni di militanza partitica, di costruire una rete svincolata dalle attuali forze politiche è vicina ad un civismo partecipato, riviene proprio dalla consapevolezza dell’involuzione vissuta in questi anni dai partiti, unico argine, se ben organizzati, ai populismi.
Se dunque il PD, o una parte di esso, è in grado di costruire una alternativa al Presidente Emiliano la espliciti nelle sedi opportune, unendola magari ad una onesta riflessione su questi anni di governo. Il dibattito surreale sulla leadership futura della Regione, attualmente in corso, rischia di rivolgersi ad un “ceto politico” sempre più esiguo e privo di visione. Occorre ripartire dall’ascolto, insomma, serve solo buona politica.
La richiesta e successiva disponibilità del Presidente Emiliano a svolgere elezioni primarie per l’individuazione del candidato Presidente per le regionali del 2020 è generosa ma totalmente scollegata dalla fase politica che stiamo vivendo. Le Primarie, ed io ne ho viste e fatte parecchie, servono a rafforzare una candidatura, ad allargare il perimetro della coalizione, a migliorare e qualificare il programma di governo. Prendo amaramente atto che rischiano di essere celebrate in un inutile e dannoso clima di contrapposizione. Sono presenti liste e forze politiche interessate ad un confronto? Esistono candidati alternativi in grado di portare in dote il sostegno di aree attualmente non rappresentate in maggioranza? Se si, discutiamone; diversamente , è molto stucchevole assistere come consigliere di maggioranza, a contese tutte personali e volte solo alla ricerca di visibilità. Si sfrutti il tempo rimasto per verificare il lavoro di questi anni, si ragioni con i territori di quanto è stato fatto e cosa ancora manca. Su sanità, ambiente, agricoltura, turismo, sviluppo compatibile e sostenibile,si riapra il confronto e si verifichino strategie e obiettivi. Solo approfondendo i contenuti e aprendoci all’ascolto potremo correggere, ove necessario, il tiro. Eviterei di dare alle opposizioni l’opportunità di sfruttare la litigiosità di alcuni per fornire letture non obiettive sul lavoro svolto in questi anni. La buona politica ritorni ad essere, per le persone vere, coerenza tra quello che si dice e quello che si fa.
Pino Romano
Consigliere Regionale Puglia