Il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ha ritenuto di non dover ritirare la delibera di Giunta Municipale con la quale si stanzia un importo di poco inferiore ai 20.000 euro alla società editrice della rivista “Lonely Planet” per avere un “ritorno” di immagine per la città (dopo i commenti negativi riportati dalla stessa rivista).
Evidentemente non ritiene meritevoli di considerazione i tanti cittadini che hanno protestato per questo strano modo di utilizzare risorse pubbliche.
E’ per questo che stavolta ho deciso di rivolgermi direttamente al Prefetto di Brindisi per segnalare un chiaro episodio di “atti non conformi alla legge” posto in essere dal Presidente della Provincia di Brindisi Riccardo Rossi a vantaggio del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi. Si, avete letto bene: Riccardo Rossi ha firmato un accordo con se stesso con cui la Provincia consente al suo segretario generale Maurizio Salvatore Moscara di andare a svolgere le mansioni di dirigente ai Servizi Sociali nel Comune di Brindisi.
Un fatto non determinato dalla improvvisa assenza dell’ex dirigente, visto che il dott. Costantino Del Citerna risulta ancora in organico al Comune di Brindisi.
Ci troviamo di fronte ad una vera e propria anomalia, anche per effetto del nuovo ordinamento degli enti locali che stabilisce che il segretario generale non è più contemplato nel novero dei dirigenti dell’amministrazione locale. Il conferimento di incarichi dirigenziali, pertanto, si giustifica solo se legati ad “esigenze eccezionali”.
Sta di fatto, però, che la legge stabilisce che il segretario può assumere un incarico dirigenziale esclusivamente presso l’ente in cui svolge le funzioni segretariali!
Da qui la mia richiesta di intervento del Prefetto affinché venga ristabilita la legalità e si censuri l’atto che il Presidente Rossi ha firmato con il sindaco Rossi.
A dire il vero, anche in passato avevo segnalato una chiara anomalia quando le funzioni di Presidente della Provincia vennero svolte dall’avv. Domenico Tanzarella, subentrato a Maurizio Bruno dopo la sua decadenza. In quella occasione, nonostante un pronunciamento del Tar, si fece ben poco per ripristinare la legalità.
Speriamo che questa volta la segnalazione segua un percorso differente.
Al sindaco e Presidente Rossi, invece, l’invito a cominciare a riflettere sulle scelte che compie (o che gli fanno compiere) nello svolgimento della sua azione amministrativa. Basterà ricordare cosa faceva quando era un consigliere di opposizione, come urlava contro le nomine degli staff delle precedenti amministrazioni e contro le scelte amministrative che poi ha attuato forse più degli altri.
Ed è inutile che i suoi “scudieri” mettano in giro voci circa una mia ricollocazione politica legata a “personaggi del passato”. Anzi, negli ultimi tempi ho fatto della chiacchierate amichevoli solo con un esponente politico di caratura regionale impegnato a sostenere l’amministrazione-Rossi e, allo stesso tempo, a costruire le condizioni per il rafforzamento del centro sinistra. Quindi, di che parliamo?
Questa “macchina del fango”, peraltro, viene messa in campo da chi avrebbe tanti buoni motivi per tacere. Ma, si sa, il pudore non appartiene a tutti, purtroppo.
Pasquale Luperti
Si allega lettera inviata al Prefetto di Brindisi
Egregio Sig. Luperti forse avrà pure ragione riguardo alla procedura di affidamento di incarichi, ma la gestione dei servizi sociali del Comune di Brindisi non è stata mai fulgido esempio di trasparenza. Ben venga questo nuovo dirigente a ore l’importante e che si inverta la rotta. Riguardo alla correttezza della procedura spero che il Prefetto accetti la decisione del Sindaco e verifichi la gestione economica dei servizi sociali almeno negli ultimi 5 anni!