Rotary Club Valesio, “Mille chilometri vicino”: mercoledì a Palazzo Virgilio

BRINDISI – Il Rotary Club Brindisi Valesio ospita il fotografo e pubblicista Pio Tarantini, di origini salentine, per una conferenza/incontro in cui illustrerà alcuni momenti del suo percorso di ricerca fotografica maggiormente legati al suo territorio d’origine. Tarantini, nel corso di molti decenni, ha acquisito una mole di lavoro iconografico notevole sul Salento e la Puglia, vista attraverso il suo occhio non solo attento alle caratteristiche del paesaggio e del suo patrimonio artistico, ma anche testimone di alcune importanti trasformazioni avvenute e in atto in questa regione. Si inscrive in questa sua capacità di osservazione uno dei suoi lavori più recenti, intitolato Due città, molti mari, un reportage paesaggistico-sociale sulle città di Brindisi e Taranto, realizzato la scorsa estate nell’ambito di un ampio progetto voluto dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia. I suoi lavori sul Salento e la Puglia sono stati pubblicati ed esposti in molte sedi e pubblicazioni nazionali e internazionali. L’incontro si svolgerà a Brindisi mercoledì 28 febbraio alle ore 19 presso la sala conferenze di Palazzo Virgilio, Corso Umberto I, 141. Dopo i saluti di rito, l’incontro sarà aperto dall’introduzione della Presidente del Rotary Club Valesio Livia Antonucci e l’autore sarà introdotto, per la parte più squisitamente fotografica, da Azzurra Peragine del Collettivo Fotografico POLAROADS di Brindisi. Nota biografica sull’autore Nato nel 1950 a Torchiarolo (Brindisi), Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in più di quarantacinque anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private. Ha realizzato una decina di volumi fotografici e le sue ricerche sono state presentate o recensite dai più importanti critici italiani. Dalla fine degli anni ottanta scrive di fotografia collaborando nel corso degli anni con molte riviste; insegna linguaggio fotografico e sulla materia tiene corsi e conferenze. In qualità di saggista ha pubblicato tra l’altro negli anni più recenti il volume Fotografia araba fenice. Note sparse tra fotografia, cultura e il mestiere di vivere (2014). Sue opere sono conservate presso collezioni private e istituzioni pubbliche tra cui il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.

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