Rubrica “Buon weekend” – Diamo lustro alla Prima della nostra Scala! – di Gabriele D’Amelj Melodia

Domenica 18 dicembre, com’è noto,  si terrà al Verdi un importante Galà lirico. E’ la nostra “Prima” del “Verdi” che, come sottotitolo, dovrebbe recare la scritta “Teatro Le Scale”, quelle dove bivaccano i nostri schiamazzanti adolescenti. Avete visto quanto clamore per la Prima della Scala milanese? Quante chiacchiere, quanta pacchianeria cafonal scambiata per mondanità, quanta ipocrisia!. Tre ore di opera in lingua russa, un vero tormento camuffato da godimento.

Pensate che Ignazio Larussa era convinto che Boris Godunov fosse un ex campione olimpionico di lancio del martello! E poi le interviste, le dichiarazioni, il tanto spago dato dai giornalisti a esibizionisti patologici travestiti da sciure e sciuri, il bla bla sulla Cultura, ma che esagerazione! Ed è così da anni! Una retorica del 7 dicembre, della Scala e del Santo Patrono del panettone che ha stufato. Beh, e noi chi siamo i figli della serva? E ché i polentoni ambrosiani sò meglio di noi e Sant’Ambroeus è più figo di San Ghiadoro? Ma neanche per idea! Allora diamoci da fare: tutte le nostre signore in mutande da sera e con i pennacchi in testa come le damazze meneghine, tutti gli uomini in smoking da pinguino e papillon d’ordinanza come i bauscia del gran Milan (il sindaco Rossi lo vedo bene in smoking).

 

E, dal prossimo anno, “Prima” del “Teatro Verdi-Le Scale” al 9 novembre, giorni in cui si festeggia il nostro Patrono, certo cchiù beddu di S. Ambrogio. In cartellone, il grande Maestro  Stefano Miceli sparerà “ I maestri cantori di Norimberga” di Wagner, un’ operona fantozziana che dura cinque ore e qualcosa, roba da tramortire anche il più fanatico dei melomani. E quelli della Scala schiatteranno di rabbia, ve lo assicuro!

                                                                                  Gabriele D’Amelj Melodia

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