Come il chewing gum e l’halloween, anche il black friday è una diavoleria che arriva dritta dagli States. Un giorno anomalo e mostruoso, che ha la capacità tirammollesca di allungarsi fino al lunedì (ciber monday), o addirittura per sette giorni consecutivi, fino al prosciugamento totale di risparmi da scatola di scarpe, di conti correnti e fondi di carte di debito. Insomma una vera sciagura!
Il sottoscritto, quando arriva la quarta settimana di novembre, come l’astuto Ulisse, si tappa le orecchie con la cera per non sentire i canti ruffiani e trappoleschi delle sirene pubblicitarie: No, vade retro, Satana, io non cedo alle lusinghe né tue né delle grandi aziende fisiche e online. “Resistere, resistere, resistere!” è il mio motto, anche perché queste miracolanti offerte con relativi istigazioni al suicidio economico si ripeteranno a breve, prima in occasione del P. Natale (Profano Natale), poi con i saldi dell’Epifania.
E se non stiamo attenti, ai primi del nuovo anno rischiamo di rimanere in mutande. E col probabile razionamento del riscaldamento, questa cosa non è auspicabile. Buon fine settimana dunque, ma… restate in campana, occhio al venerdì nero!
Gabriele D’Amelj Melodia