Egr. Dott. Pasqualone
nonostante più volte la scrivente Organizzazione Sindacale abbia chiesto di essere ricevuta per poter affrontare, serenamente ed in largo anticipo, l’aspetto della criticità relative alle carenza di personale medico ortopedico nelle U.O. di Ortopedia della ASL Brindisi, purtroppo ogni richiesta è stata disattesa senza neanche una formale giustificazione. Le rammento che la prima richiesta risale addirittura al dicembre 2017!!! giusto in considerazione della necessità di affrontare il problema in largo anticipo in previsione dell’acuirsi della criticità in prossimità del periodo di ferie estivo.
Nelle more di essere ricevuta secondo criteri istituzionali, la stessa O.S. si vede costretta ad inviarLe detta lettera aperta via stampa per poter richiamare l’attenzione su un problema non di poco conto e che certamente non presenta una soluzione semplice ma che andrebbe condivisa.
Sicuramente Lei sarà già al corrente di come le varie UO di Ortopedia della ASL Brindisi siano organizzate e dei loro carichi di lavoro, nello specifico:
O.C Brindisi: Unico Reparto Ortopedico della Provincia che svolge Guardia Attiva H24 cui afferiscono tutte le Urgenze ed i Politraumatizzati.
O.S. di Ostuni rappresenta l’unico P.O. sito sul litorale nord di Brindisi che nel periodo estivo, e con trend in continuo aumento, si riempie dismisura di turisti e villeggianti con inevitabile aumento delle richieste di prestazioni ortopediche(dalla piccola alla grossa traumatologia).
Alla luce di quanto sinteticamente riportato appare incomprensibile il motivo per cui questa ASL con il provvedimento di mobilità verso l’U.O.C di Francavilla F. di ben 2 medici uno da Brindisi ed uno Ostuni, voglia sguarnire e scardinare il precario equilibrio che consente a questi due Reparti di Ortopedia di continuare a lavorare in maniera soddisfacente come avvenuto fino ad ora.
Come innanzi detto, si ribadisce che necessita tenere nella dovuta considerazione che la ormai imminente prossima stagione estiva vedrà quasi triplicare la popolazione vacanziera sul litorale brindisino, il che avrà come conseguenza un inevitabile aumento delle richieste di prestazioni ortopediche per l’UO di Ostuni cosi come quella di Brindisi: urgenze, consulenze e ricoveri anche da parte di utenza non locale.
In tale prospettiva occorre provvedere ad un’offerta sanitaria puntuale e professionale posta in essere da personale medico che non sia oberato da turni e carichi di lavoro già accresciuti dl periodo estivo ed aggravati a seguito della sottrazione di unità mediche destinate ad altra U.O. chiamata a gestire meno accessi di utenza.
E’ facile comprendere come una tale situazione aumenterebbe notevolmente il rischio di errore e burnout (esito patologico “dell’esaurimento da lavoro” in risposta ad uno stress emotivo continuato e persistente) per i medici, rischio che si traduce altresì in possibili contenziosi Medico-Legali, accompagnati da articoli di stampa relativi a malasanità, ed ormai sempre più spesso anche mala-organizzazione sanitaria, che vanno sempre e comunque a ledere l’immagine dell’ASL da Lei diretta, inficiando anche il sacrificio e la professionalità di tutto il Personale che svolge con dedizione il proprio dovere.
In definitiva la Nuova ASCOTI ribadisce a gran voce l’allarme di esporre gli Ortopedici di questa ASL ad un elevato rischio di errore e burnout con inevitabili conseguenze sulla qualità del servizio offerto all’utenza a seguito della incomprensibile scelta di privare di una unità medica l’UO di Ortopedia di Brindisi e di Ostuni, Medici che già subiscono un elevato carico di lavoro (basta che Lei verifichi il numero di urgenza pomeridiane e notturne gestite nei primi mesi dei quest’anno, facendo poi un’opportuna previsione per il periodo estivo/vacanziero).
Alla luce di quanto esposto resta ancora incomprensibile il motivo per cui questa ASL non cerchi di affrontare seriamente e concretamente una situazione così gravosa per i medici Ortopedici e così rischiosa per la scarsa qualità del servizio che si rischia di offrire all’utenza, cercando soluzioni tampone che creano più disagio e pericolo del problema che si vorrebbe risolvere.
Dott. M. SACCOMANNO
Presidente Nuova ASCOTI
(Sindacato Ortopedici Traumatologi Italiani)
Caro Michele, la tua è una domanda retorica quella rivolta al Direttore Generale; dovresti già conoscere la risposta!!!!