Salvatore Marcorio (Ass. Periferia): “IL SISTEMA È SALTATO. E ora che si fa?”

La questione Focolare l’ho sollevata io e grazie al tg2, a Telenorba e a varie testate giornalistiche assunse livello di attenzione nazionale a metà aprile 2020. I parenti dei pazienti non accedevano in struttura dal 4 marzo 2020. Mi augurai all’epoca che si decidesse di commissariare la struttura per dimostrata incapacità a gestire l’emergenza della prima ondata Covid-19. Suggerì di non far spostare i pazienti ma dividere i compiti. Parte sanitaria a carico ASL con suo personale e parte alberghiera (mensa e pulizie) a carico Focolare. L’ideale. Certo che se qualcuno avesse avuto le palle per entrare in struttura (Il Sindaco non lo fece nonostante fosse stato ampiamente attenzionato, anche e perché, a noi che viviamo di leggi e regolamenti, ci piace ricordare che Il Sindaco è autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica) e verificare di persona avremmo evitato di assistere a stupidi teatrini e leggere minchiate a firma di gente che ignora anche ora la collocazione geografica del Focolare. Compreso l’allora direttore ASL Pasqualone. Evidenziai che bisognava prepararsi ai numeri grossi. Per settimane ho lottato attraverso gli strumenti ufficiali utili e preposti. La Direzione del Focolare fu messa, forse anche per come gli ho sbattuto in faccia la realtà, nelle condizioni di essere molto vicina agli ospiti e ai parenti. Finalmente anche la ASL affiancò la struttura e integró il supporto medico con personale del Perrino (purtroppo giovani medici neo laureati e con zero esperienza sul campo…). Anche i tamponi li fecero a TUTTI e in pochi giorni arrivarono i numeri… E furono numeri da far tremare le gambe anche di quegli stupidi idioti che rispondevano picche al mio allarme lanciato al Sindaco (che, dopo quasi due anni non mi ha ancora risposto ad onor del vero, e, oltre mio suocero, di uomini e donne ne sono morti lì dentro…) che si è trovato con un lazzaretto in città… Quasi tutti gli ospiti e gran parte del personale si ammalarono di Covid-19.

All’epoca ho preferito non fare troppa polemica ma solo rumore mediatico per aiutare e sostenere chi operava e opera per la Salute dei nostri anziani, la nostra memoria storica… Per “redarguire” gli idioti ci sarà tempo, e per alcuni di loro sarà davvero un brutto risveglio…

Ma il tempo a quanto vediamo oggi, ha davvero poco insegnato…

E ora che si fa? Come si risolve il problema laboratorio Analisi tamponi e drive through? Avete sentito il neo direttore Roseto (a dire il vero c’è ancora Pasqualone ancora insediato per qualche giorno…) e la Prefetta? E il responsabile del laboratorio dott. Santoro? Solo ora si accorge che ha tre biologi e zero amministrativi? Magari lo staff del Sindaco se non fosse troppo preso dalla conta delle tonnellate di Co2 risparmiate per l’uso dei monopattini… Che poi sarebbe un’idea andare a tamponarci tutti in monopattino a zero emissioni. Vuoi vedere che era un modo per evitare le code e salvaguardare il pianeta? E le partite Iva ferme da oltre venti giorni? Ferme vuol dire a COSTO VIVO E ZERO REDDITO. In attesa che un amministrativo carichi l’esito sul portale… Volete un esempio pratico e poco romanzato?

Tizio prova a contattare la ASL per info e per prenotare un tampone molecolare in quanto contatto stretto di positivo (non stesso nucleo familiare per cui scatta quasi in automatico la chiamata…). ASL non risponde. Il portale non accetta prenotazioni. E vi dirò di più… Il numero dedicato chiamato Dipartimento Prevenzione Covid risponde dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17. E basta. Ma in queste ultime tre settimane nessuno risponde… Tizio deve agire per salvaguardare se stesso e il suo mondo. Invia delle mail, diverse mail ad un indirizzo di posta dedicata chiamata sorveglianza.coronavirus@asl.brindisi.it chiaramente senza esito.

Quasi due anni di lotta all’emergenza Covid-19 e non siamo stati capaci di efficientare il sistema? Eppure ci avevano addirittura fatto vedere le immagini dell’inaugurazione del padiglione Reparto Mobile di terapia intensiva da 28 posti letto. Pare inagibile. Come inagibile? Pare proprio sia così… Allora che fare? Tizio non

ha 65 euro da regalare al sistema privato perché paga le tasse e la sanità è un suo diritto. E poi in questo periodo lavoro davvero poco. Si mette in fila al drive trough del Perrino. Si fa eseguire tampone ma scoprirà, forse, la sua positività o negatività anche 5 giorni dopo. Nel frattempo, essendo titolare di una attività commerciale con partita Iva e non uno statale che si paga il 27 col sole e con la pioggia, col vento e con la nebbia, ed essendo una persona eticamente corretta resta chiusa. Grazie a Dio risulta negativo (che poi che vuol dire? Sta male? Sta bene? Non conta più..). Dopo 6 giorni. Sotto Natale e magari sotto saldi

E clienti e vendite a puttane (lo so, è gergale ma rende davvero…). Chi chiama? Dott. Pasqualone? Dott. Roseto? Dott. Gov. Emiliano? Dott. Ing. Rossi? Questa è la vergogna di chi si è impegnato però a contingentare il prezzo delle ffp2 a € 0,75… Che non vede che senza amministrativi che caricano i dati sul portale, il Green pass va a farsi fottere… Gente positiva al molecolare col green pass ancora attivo e gente col molecolare negativo da una settimana col green pass ancora sospeso. Tutto documentabile. E come mai i sistemisti informatici del Ministero non hanno ancora ottimizzato l’algoritmo? Pare tutto esagerato. Ma invece è tutto maledettamente vero!

Il sistema è saltato.

Dott. Salvatore Marcorio

Associazione Periferia

 

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