Grazie ad una raccolta di fondi lanciata nei mesi scorsi tra gli iscritti della Associazione “L’isola che non c’è” (alla quale aderiscono in 140), la centralissima via Roma a Latiano presto sarà abbellita con circa 30 alberelli di “lagertroemia”, piantati in alcuni tratti (della stessa via) dove la dimensione del marciapiede lo consente.
La formula adotta sarà (per così dire) “chiavi in mano”. Nel senso che è stata l’Associazione ad avere individuato le aziende disposte ad offrire (gratitutamente) gli interventi di preparazione dei marciapiedi, la realizzazione delle griglie in materiale ferroso pregiato per la protezione delle aiuole e per lo scavo delle buche che ospiteranno le piante. Sono tre importanti aziende (”Impresa edile Giuliano srl”; “Metalmeccanica Nacci srl”; e agricola “Emiliani”), tutte di Latiano (i cui titolari sono anche iscritti alla Associazione).
Alla iniziativa – su richiesta della Associazione – hanno aderito Arpa-Puglia e l’Istituto Agronomico Mediterraneo (CHEIAM) di Valenzano; quest’ultimo oltre ad una consulenza scientifica sulla tipologia di piante scelte, ha anche donato una somma in denaro (con un bonifico effettuato direttamente in favore del vivaio).
Lo stesso farà l’Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente), dopo la firma però di un protocollo di intesa che il Comune sottoscriverà con la stessa Agenzia nei confronti della quale si impegnerà ad avviare una campagna di educazione ambientale, anche alla luce dei risultati sulla qualità dell’aria nel centro abitato di Latiano (indagine fortemente voluta da “L’isola che non c’è”).
Le piante (con diametro del tronco di cm 14/16 e di 3 metri di altezza), dopo una ricerca di mercato, saranno fornite da un vivaio locale al prezzo di 170 euro ciascuna (oltre al terriccio e ai paletti tutori di sostegno).