SAN PANCRAZIO – Il sei luglio scorso l’Amministrazione Comunale di S. Pancrazio Salentino e le categorie sindacali dei pensionati, SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che potrà essere punto di riferimento importante anche per le altre realtà comunali a livello provinciale. Il documento è il risultato di un confronto tra le parti, in cui sono state prese in esame le diverse criticità relative alle condizioni di vita dei cittadini, in particolare degli anziani, approfondendo le possibilità d’intervento dell’E.L. per fare in modo di migliorarle, nonostante i significativi tagli alle risorse dedicate alle politiche sociali. A tal proposito è dichiarato anche un impegno del Comune a implementare le risorse nei prossimi bilanci, attraverso anche proposte e suggerimenti delle organizzazioni sindacali. Il Sindaco Salvatore Ripa ha evidenziato l’importanza di una collaborazione fattiva tra le parti, specie in una fase così difficile sul versante delle risorse economiche disponibili: la programmazione partecipata è uno strumento di “buone pratiche” il cui uso va implementato e non disatteso come spesso, purtroppo, accade. Quanto ciò sia utile lo dimostrano i contenuti del documento di seguito indicati.
La tassazione locale è stata una delle questioni prioritarie trattate, arrivando all’impegno dell’Amministrazione di istituire un fondo economico per contributi finalizzati al pagamento di TARI e di utenze varie a favore dei cittadini che vivono un grave disagio economico, attestato dal Servizio Sociale. In merito al “contrasto alla povertà” si è parlato di misure di sostegno al reddito che siano “tracciabili, rendicontabili e non disperdibili” al fine di concretizzare aiuti mirati al benessere non solo dei singoli ma dell’intero nucleo familiare, così come si è discusso di consolidamento di politiche culturali che guardino alle esigenze di ogni fascia di età e che favoriscano l’incontro intergenerazionale. C’è l’impegno a sostenere quelle persone che si ritrovano in un “limbo di sofferenza” perché non sono in condizioni psicofisiche per poter lavorare ma non hanno alcun riconoscimento economico pubblico che li sostenga. Sarà predisposto un servizio di trasporto per persone anziane e non autosufficienti per consentire le cure sanitarie o anche per rispondere al bisogno di recarsi al cimitero che per molti anziani è una meta quotidiana. C’è l’impegno a istituire la “consulta dell’anziano”. Nel protocollo, inoltre, si evidenzia la volontà dell’Amministrazione a migliorare la vivibilità della città puntando alla salvaguardia ambientale e alla cura degli spazi urbani, rendendo più sicure le aree a rischio, a tutela soprattutto delle persone anziane, spesso vittime “privilegiate” di furti e truffe. Un capitolo specifico è dedicato alle problematiche socio-sanitarie e alla necessità di intensificare l’interlocuzione diretta e continua tra ASL, Ambiti Territoriali, Comuni e OO.SS. C’è consapevolezza che la tutela della salute è un diritto costituzionale. La corresponsabilità delle Istituzioni preposte è di garantirlo attraverso una concreta sinergia di azioni tali da riuscire a concretizzare la rete integrata di servizi socio-sanitari anche nella nostra provincia che, invece, continua ad essere solo dichiarata ma non attuata.
Le categorie di SPI CGIL, FNP CISL, e UILP UIL dichiarano piena soddisfazione per questo primo risultato, considerando il Protocollo un atto importante che va a sancire l’impegno con il Comune di S. Pancrazio di un confronto continuo, in particolare su temi specifici di tutela degli anziani. Per una realtà amministrativa di diecimila abitanti in cui gli over 65 rappresentano il 21% della popolazione, è sicuramente un ottimo risultato da trasferire, come buon esempio, agli altri Comuni della Provincia di Brindisi.