SAN RAFFAELE CEGLIE, CAROLI (FDI): PER IL COLLEGA AMATI È LA CLINICA DEGLI ORRORI, MA PER LA ASL BR, CHE HA FATTO 45 ISPEZIONI, LE ‘CONDIZIONI ASSISTENZIALI RISULTANO ADEGUATE’

“Delle due l’una: o il Centro di Riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica è la nuova clinica degli orrori pugliese o i 45 verbali redatti dalla ASL di Brindisi, a seguito di 45 ispezioni in poco più di un mese sono falsi, visto che anche nell’ultimo, datato 4 settembre, viene messo nero su bianco che <le condizioni assistenziali risultano adeguate>.

“Per questo invito il collega Fabiano Amati e la ASL di Brindisi di trovare un punto di equilibrio, perché le notizie a dir poco allarmanti che vengono quotidianamente diramate alla stampa sono in discordanza rispetto alle verifiche amministrativo-sanitarie che i dirigenti medici e i tecnici della prevenzione della ASL fanno ogni giorno in modo accurato e dettagliato, visto che le ispezioni durano dalle tre alle cinque ore. Fuori tema aggiungo: se le strutture sanitarie pubbliche brindisine fossero oggetto di 45 ispezioni in poco più di un mese cosa sarebbe stato scritto nei verbali? Ma questa è un’altra storia…

“Per questo sollecito una commissione regionale d’inchiesta che faccia chiarezza soprattutto sui 24 anni di proroga, ma anche sulla verità attuale. Nel frattempo, siccome a pagare il prezzo più alto sono i pazienti – non ci sono più ricoveri, centinaia di persone che hanno bisogno di riabilitazione (codice 56, ma anche codice 75) non vengono accettati e sono allo sbando – richiamo tutti al senso di responsabilità: teniamo fuori la politica da questa storia, non facciamo propaganda su chi vuole la sanità pubblica e chi quella privata convenzionata. Qui tutti vogliamo la migliore sanità e aver approvato in fretta una legge che faceva tornare tour court la gestione della struttura di Ceglie in capo alla ASL, è stato un errore. Lo avevamo detto in Consiglio che ipotizzare un trasferimento delle funzioni in piena estate avrebbe provocato il caos… siamo stati facili profeti.”

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