San Raffaele: continua la mobilitazione di lavoratrici e lavoratori

La mobilitazione in corso da parte di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, che ha già portato la Fondazione San Raffaele, la Regione Puglia e l’ASL Brindisi al tavolo di raffreddamento in Prefettura, continua a produrre i suoi effetti. Negli ultimi giorni, infatti, sono state osservate una serie di decisioni da parte dell’ASL Brindisi volte a garantire una corretta gestione del Centro di Riabilitazione di Ceglie da parte della Fondazione San Raffaele, eventi che non si erano mai verificati negli ultimi 10 anni.

Queste organizzazioni sindacali si sono attivate affinché tali processi non si svolgessero in modo da creare situazioni problematiche per il personale e per gli utenti. La Regione Puglia, attraverso ulteriori chiarimenti, ha ribadito la linea che queste organizzazioni sindacali sostengono da tempo: era necessario nominare un Responsabile Sanitario che supervisione direttamente il processo di trasferimento della struttura al settore pubblico. Questa figura garantirà il rispetto delle normative sanitarie come previsto dalla legge da parte dell’ASL Brindisi, con l’obiettivo di riportare la struttura al livello di eccellenza che ha sempre avuto, grazie alla grande professionalità del personale attuale.

Da tempo denunciamo la carenza di personale medico, in particolare in alcune specializzazioni, che rende la struttura conforme alle norme e in linea con i LEA. Le recenti decisioni dell’ASL derivano proprio da questa situazione, imponendo alla Fondazione l’acquisizione di tali figure mediche come previsto dalle norme vigenti. In caso contrario, avrebbe predisposto il trasferimento di tutti i pazienti in altre strutture. La Regione ha fatto bene a precisare che la struttura deve continuare ad accogliere i pazienti, suggerendo alcune soluzioni, come ad esempio il coinvolgimento degli specialisti dell’ASL per coprire le carenze.

Tuttavia, è evidente che la Fondazione, nel tentativo di massimizzare i profitti, stia riducendo il personale attraverso l’utilizzo di ferie ancora da maturare, senza alcun confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, come previsto dal CCNL di riferimento. Inoltre, stiamo assistendo a cambiamenti da parte di chi ha perso la fiducia dei lavoratori e cerca di allontanarsi dalla gestione che ha sostenuto, anche con accordi che hanno penalizzato il personale.

Ci saremmo aspettati che dalle ispezioni emergessero non solo la già denunciata carenza di medici, ma anche la mancanza di farmaci e ausili, come ad esempio i cuscini anti-decubito, materiale vecchio e probabilmente fornito dall’ASL nel 2000 all’apertura del centro. Essendo materiali e/o presidi di consumo, la Fondazione deve provvedere con urgenza all’acquisto degli stessi. Questi sono aspetti fondamentali. Per il resto, il personale continua a lavorare con professionalità in attesa di risorse adeguate per l’assistenza.

Le interazioni tra Regione, ASL e Fondazione stanno generando dubbi su alcuni aspetti, come l’inopportuna creazione di aspettative riguardo lo scorrimento di graduatorie di altre ASL, come quella dei fisioterapisti, che attualmente non sono necessari all’ASL Brindisi. Questo è ritenuto inappropriato, soprattutto alla luce dell’applicazione della Legge Regionale 21/2024, che garantisce l’assunzione del personale già operante nel Centro.

Auguriamo buon lavoro al Responsabile Sanitario della struttura e a tutta l’ASL Brindisi, che possiede eccellenze organizzative nel campo della riabilitazione. Tuttavia, tutto ciò non può prescindere dalla professionalità e dall’esperienza del personale del Centro di Ceglie Messapica, attualmente dipendente della Fondazione San Raffaele, che dovrà essere assunto secondo le disposizioni della Legge Regionale 21/2024, garantendo loro una stabilità che ha permesso di fornire importanti risultati in termini di assistenza e riabilitazione.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte, non è più possibile rimandare la convocazione dei tavoli tecnici con le organizzazioni sindacali scriventi, sia a livello locale che regionale, come già concordato in Terza Commissione Sanità Regione Puglia e ribadito in Prefettura a Brindisi. Se ciò non accadesse, saremo costretti a intervenire in tutte le sedi per tutelare i diritti dei lavoratori.

Stante la mancanza di collaborazione della Fondazione, che con una nota si oppone alla giusta nomina di un Responsabile Sanitario esterno, le organizzazioni sindacali indicono una manifestazione il 28 agosto nei pressi della struttura per continuare a denunciare le gravi interferenze nei confronti del personale.

Luciano Quarta  FP CGIL Brindisi

 Flavia Ciraci CISL FP Brindisi

 Gianluca Facecchia UIL FPL Brindisi

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