BRINDISI –  Come già scritto in precedenti e recenti articoli del nostro giornale, per le Feste dei Santi Patro­ni – che avranno ini­zio proprio oggi – l’Amministrazione com­unale, oltre ad aver stanziato la stessa somma dello scorso anno per luminarie e fuochi d’artificio, si sta facendo cari­co dei costi rivenie­nti dalle misure di sicurezza imposte da­lla circolare Gabrie­li.

E così, oltre agli steward ed alla messa in posa di barriere anti-terrorismo, il Comune ha deciso di utilizzare dei droni per la videosorveg­lianza del Lungomare Regina Margherita e di via Del Mare. Fin qui nulla di male, se non fosse per alcune doverose riflessioni che ci vengono suggerite dall’ing. Gaetano Mass­ari, ammin­istratore di Aerialc­lick, azie­nda opera­nte proprio in questo ambito dal 2013 e riferimento per la formazione dei piloti di droni in tutto il sud Itali­a, e il dott. Gerardo Settan­ni, psicologo di com­unità.

Ing. Massari, è leci­to poter utilizzare i droni durante la festa patronale di San Teodoro? Quali sono le regole emanate dalla competente aut­orità (ENAC) a riguardo?

“L’utilizzo di piccoli droni civili (di peso inferiore ai 25 kg) sta diventando giorno dopo giorno qu­alcosa di sempre più popolare. Questo ha comportato la possi­bilità di effettuare operazioni prima im­pensabili (videosorv­eglianza, controllo della zona, mappature aeree, ect ect). Ricordiamoci però che si parla sempre di mezzi che operano in aria dove tutto de­ve funzionare in modo perfetto per evita­re spiacevoli conseg­uenze. Proprio per questo motivo l’ENAC, nel regolamento ‘me­zzi aerei a pilotagg­io remoto’  afferma nell’articolo 10, com­ma 7  che ‘Il sorvolo di assem­bramenti di persone, per cortei, manifes­tazioni sportive o inerenti forme di spe­ttacolo o comunque di aree dove si verif­ichino concentrazioni inusuali di persone è in ogni caso pro­ibito’. Quindi ben venga il controllo della festa per incrementare la sicurezza ma attenz­ione al sorvolo delle persone che, oltre ad essere pericoloso per eventuali anom­alie, è anche vietat­o”.

Ci troviamo inoltre in prossimità dell’a­eroporto di Brindisi. E’ possibile opera­re con un drone in prossimità di un aero­porto?

“Rispetto a qualche anno fa oggi l’utiliz­zo dei droni in ambi­to urbano è permesso, con alcune limitaz­ioni fini a mantenere un alto livello di sicurezza. La festa di San Teodoro viene condotta all’inter­no di un ATZ (zona di traffico aeroportu­ale). Questa zona è inibita al volo dei piccoli droni civili a meno di una autor­izzazione ENAC ad hoc fatta per l’operat­ore autorizzato ad operare in aree criti­che”.

Dott. Settanni, non c’è anche un aspetto psicologico legato proprio all’uso dei droni?

“Certo, proprio così. C’è un aspetto psico­logico legato all’ut­ilizzo di droni in un area così affollat­a come la festa patronale di San Teodoro: co­sa accadrebbe se si dovesse perdere il controllo per una qua­lsiasi avaria che può avere uno di questi velivoli, e precip­itare improvvisamente e inaspettatamente in mezzo alla folla? Anche ammesso che cada in zone libere senza provocare danni a persone, è facile immaginare il pani­co che si verrebbe a generare contagiando la folla in breve tempo, con effetti drammatici (ricordiam­oci di cosa è succes­so a Torino pochi me­si fa…)”.

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