Sandro Trane: “Nessun ipotetico voto di scambio. Le mie parole strumentalizzate da Cavalera”

Con riferimento agli eventi verificatisi in occasione dell’incontro pubblico del 3 gennaio c.a. tenutosi per l’illustrazione del piano di riequilibrio pluriennale comunale,  il sottoscritto intende chiarire quegli aspetti che a causa della  vivacità dei toni sono stati certamente fraintesi dai più.

Tanto mi è dovuto al fine di evitare facili ed inopportune strumentalizzazioni dello scontro dialettico avvenuto con il Primo Cittadino che avevano invece il solo intento, in qualità di responsabile del servizio rimozione della Brindisi Multi Servizi, di ottenere delucidazioni sulla preannunciata abolizione di quest’ultimo,  giustificato, a parere della Amministrazione cittadina, da una gestione finanziaria deficitaria.

Aspetto di fondamentale rilevanza è quello per cui è opportuno precisare che durante il ballottaggio delle precedenti elezioni amministrative il sottoscritto si è impegnato attivamente al fine di convogliare più voti possibile alla coalizione capeggiata dall’attuale Sindaco Riccardo Rossi.

Le ragioni dell’impegno profuso non vanno, però, in alcun modo ricercate in uno scenario di ipotetico voto di scambio (come purtroppo lasciato intendere da chi ha utilizzato le mie parole per propinare false insinuazioni e chiedere le dimissioni del Sindaco).

Il sottoscritto si è reso parte attiva seguendo esclusivamente le indicazioni del capolista del movimento +39 il quale con un comunicato ufficiale, che faceva seguito a numerose riunioni, aveva fornito come indicazione di voto quella di appoggiare la coalizione dell’ing. Riccardo Rossi (poi risultata vincente) per evidenti ragioni esplicitate nel corpo del comunicato eche rendevano impossibile una condivisione di intenti politici con la coalizione che vedeva candidato sindaco l’avv. Roberto Cavalera.

Da parte del sottoscritto non vi è stata alcuna richiesta all’attuale Sindaco di Brindisi, o a persone ad egli vicino, così come non vi è stata alcuna promessa che provenisse da alcuno dei candidati della sua coalizione. Le energie spese sono state mosse esclusivamente da una scelta personale!

Allo stesso modo appare opportuno ribadire, sebbene ritengo appaia superfluo, che i voti “spostati” non sono assolutamente riconducibili ad accordi con il contesto della criminalità locale, ma sono semplicemente il frutto di un notevole impegno profuso tra i sostenitori di quel movimento che condivide la stessa mia ideologia politica, gli amici e i conoscenti del quartiere Paradiso dove sono cresciuto e che frequento da sempre.

Sfortunatamente l’inasprirsi dei toni, generato dal fatto di non aver ottenuto dal Sindaco Riccardo Rossi risposte alle mie perplessità sull’argomento Servizio Rimozione della BMS, ha fatto sì che lo scontro sia degenerato con l’uso di termini e modi poco consoni alcontesto istituzionale.

Ho lamentato il fatto che il Primo cittadino, con il quale avevo avuto scambi diretti di idee e vedute, si rivolgesse a me usando il “Lei” quando in altre circostanze le conversazioni avevano avuto un rapporto meno formale.

Tengo a precisare poi che l’utilizzo del termine “compare” (o cumpà) è scaturito perché utilizzato in termini confidenziali e amichevoli con alcuni amici facenti parte della coalizione di governo. Mai il Sindaco si è rivolto alla mia persona usando questo termine e la mia esternazione, certamente inappropriata, è derivata dal coinvolgimento emotivo del momento, particolarmente sentito dal sottoscritto che ha visto tradita (a causa delle scelte politiche non condivise) la fiducia riposta in questa amministrazione che ha sempre promesso di cambiare la storia della città.

Ribadendo infine, in qualità di cittadino ed esclusivamente a livello personale, la mia contrarietà all’operato di questa amministrazione, preciso che l’unica finalità del mio intervento era quella di ottenere chiarimenti sulle azioni che verranno intraprese con riguardo al servizio rimozione del quale sono responsabile.

Sandro Trane

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7 COMMENTI

  1. Ujna storia ridicola, per come si è sviluppata e per le motivazioni con le quali la si vuole chiudere. Non esiste la possibilità che in una notte si spostino 1500 voti in un quartiere. Soprattutto perché al ballotaggio gli elettori sono molto più liberi che al primo turno. Che poi il movimento sovranista +39 abbia deciso di votare per il candidato sindaco della sinistra dà l’idea di una politica fatta di personalismi e di odii. A Brindisi più che altrove è così in ogni competizione elettorale.

  2. Sono del parere, che dietro ogni bugia si nascondi sempre qualcosa di VERO.
    Nulla contro il sig. Rossi, nulla contro il sig. Cavalera, ma credo sia opportuno che la magistratura ci veda chiaro su tale situazione, e magari con l’occasione anche in altre ancora, visto che le “CUMPARANZE” li ha più di qualcuno di questi SIGNORI quà.
    Non dimenticando sempre il settore Rifiuti !!!!!!!
    Buon Lavoro MAGISTRATURA !!!!!

  3. Il sindaco è persona onestà e perbene, ha querelato, ha agito con responsabilità e coraggio. Chi si tira indietro ha solo da farsi perdonare e le persone coerenti ed intelligenti non si fanno strumentalizzare e influenzare.

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