ospedale brindisi

BRINDISI – Approvato oggi in I Commissione il DDL “Modifiche dell’art. 7, comma 2, della legge regionale 04/01/2011, n. 1” che disciplina il trattamento economico dei direttori generali, sanitari e amministrativi delle ASL. Si esprimono in merito i consiglieri del M5S Mario Conca e Antonella Laricchia.

“Abbiamo votato contro il ddl e ne riteniamo  gravissima l’approvazione in Commissione. Ci chiediamo – incalzano i cinquestelle – come il centrodestra e centrosinistra spiegheranno ai pugliesi che si chiudono ospedali e si tagliano posti letto in nome del contenimento della spesa, però poi si trovano risorse per aumentare lo stipendio dei direttori generali delle ASL? Se i tagli fatti finora – aggiungono – sono serviti per trovare nuove risorse, perché queste non sono state impiegate per potenziare la l’offerta sanitaria o ridurre ticket e superticket, come avevamo chiesto in una mozione bocciata in Consiglio Regionale? Ribadiamo – continuano i pentastellati – che non siamo a priori contro gli aumenti di stipendio, ma questi per i direttori delle ASL così come per qualsiasi dirigente pubblico, devono essere legati al raggiungimento degli obiettivi. Invece gli obiettivi fissati sulla carta non si è ancora capito chi li deve valutare e con quali criteri: siamo rimasti al 6 politico. Avremmo voluto che il Presidente Emiliano fosse oggi in Commissione in modo da potergli chiedere i dati che giustifichino questi aumenti, sempre che gli sia possibile con un sistema sanitario allo sbando e liste d’attesa infinite. Se il problema legittimo è quello di ristabilire la corretta gerarchia di trattamento tra Direttori Generali e i direttori di struttura complessa e di distretto, si sarebbe potuto lasciare invariato lo stipendio dei DG, erogando a questi ultimi i premi già previsti dalla legge per il raggiungimento annuale degli obiettivi. In questo modo  – concludono – a trarre benefici sarebbero stati tutti i pugliesi”.

2 COMMENTI

  1. VERGOGNATEVI. Nel mentre è noto a tutti lo sfascio completo in cui si trova la sanità regionale ed in particolare quella di Brindisi e provincia, l’unico interesse del Presidente della Regione e della sua Giunta è stato quello di approvare in maniera subdola l’aumento degli stipendi ai Direttori Generali delle A.S.L. che viaggiano ormai sulla retribuzione complessiva annua di oltre 150 mila euro annui che risulta essere superiore anche ad un dirigente di primo livello del settore privato.
    Allo stato, quindi, è inutile rivolgere invito al direttore generale ed a quello sanitario di Brindisi di rassegnare le proprie dimissioni per manifesta incapacità, fra le tante altre, a risolvere addirittura problemi di poco conto, ma di rilevante gravità per i cittadini, peraltro di età non più giovane. Un esempio per tutti: non è possibile che nella struttura polifunzionale di via Dalmazia, da mesi, per formalizzare una richiesta di prenotazione specialistica o per sola consegna di atti amministrativi, gli utenti debbano essere costretti in piedi ed in fila ad attendere il loro turno davanti allo sportello su cui non appare, per mancato intervento tecnico, la indicazione luminosa del numero di chiamata. Se avvertite lo stato di disagio morale, allora dimettetevi propria sponte. Franco Leoci

LASCIA UN COMMENTO