“Va debellato lo scandalo della moltiplicazione costosissima e senza senso dei dipartimenti e relativi direttori, senza peraltro monitorare l’attività, spesso inesistente, non verbalizzata e in violazione degli stessi regolamenti delle Aziende sanitarie. In questo senso apprezziamo l’attività severa di monitoraggio avviata dalla Giunta regionale e per parte nostra renderemo la questione oggetto di un emendamento alla proposta di legge istitutiva dell’AziendaZero, che anche per questo argomento diventa essenziale per abbattere in sanità tutti gli ingranaggi di potere, di frequente non funzionali alle migliori cure.”
Lo dichiarano il Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, i Consiglieri Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo, e il responsabile regionale sanità di Azione Alessandro Nestola.
“Nella volontà del legislatore i dipartimenti servono a mettere in connessione le branche omogenee, l’assistenza territoriale con quella ospedaliera, il superamento di disfunzioni, la lotta ai tempi lunghi e alle inutili degenze. A fronte di tali encomiabili obiettivi, si riscontra però un continuo aumento dei dipartimenti e una progressiva violazione degli intenti di partenza. Per cui, alla moltiplicazione costosa dei dipartimenti conseguono compartimenti stagni e chiusure tra le diverse branche omogenee, difficoltà enorme a collaborare e scambiare esperienze tra territorio e ospedale, tempi lunghi di attesa e abbondante inappropriatezza. Il tutto ampiamente documentato con dati statistici e atti amministrativi.
In poche parole: all’aumento dei dipartimenti consegue l’aumento dei problemi che la loro istituzione dovrebbe risolvere. Alla fine, un clamoroso gioco di potere, entro cui si fronteggiano ambizioni e diatribe, regolate con criteri ampiamente discrezionali.
E pensare che la legge prevede espressamente solo tre dipartimento, quello di emergenza sanitaria, quello di prevenzione e quello di salute mentale, lasciando supporre che eventuali e ulteriori dipartimenti possano essere istituiti solo con grandissima moderazione, con criteri rigorosi, a tempo ristretto e con motivazione granitica. E invece no. Nessuna moderazione; basti pensare che nella ASL più grande, quella di Bari, si passa da una già abbondante dotazione di 13 dipartimenti all’esagerazione di 25 dipartimenti. Il tutto nel giro di pochissimo tempo.
Per questo e altri motivi di maggiore dettaglio, presenteremo un emendamento alla nostra proposta di legge istitutiva di AziendaZero, finalizzato a bloccare la pratica moltiplicativa dei dipartimenti e a regolare la loro istituzione attraverso la tipizzazione del numero e delle funzioni, in base a principi di massima efficienza e minore discrezionalità, avendo cura di stabilire norme di responsabilità sui risultati da raggiungere a carico dei nominati, pena la decadenza dall’incarico e la mancata erogazione dell’indennità aggiuntiva. Insomma, tutto ciò che ogni cittadino farebbe, compresi i beneficati dagli incarichi, nel caso i soldi da impiegare fossero propri.
E in questo senso risulta ancora una volta essenziale, in linea generale, l’istituzione di AziendaZero, così da sottoporre a programmazione unitaria ogni atto organizzativo in materia di personale e mansioni, abbattendo le porzioni di organizzazione sanitaria posta in relazione al potere e non alle cure.”