Sanità privata, i lavoratori scendono in campo contro AIOP e ARIS, si va allo sciopero nazionale

Continua la mobilitazione dei lavoratori del comparto sanità privata dopo la mancata ratifica da parte di AIOP e ARIS della preintesa sottoscritta il 10 giugno scorso per il rinnovo del CCNL, dopo circa 14 anni di vacanza contrattuale. Infatti l’ultimo accordo sottoscritto e in vigore risale al biennio economico 2006 – 2007.

Lunedì 31 agosto, dalle ore 13,00 alle ore 15,00, si terranno delle assemblee indette dalle scriventi OO.SS. presso la Mater Dei Hospital, Villa Maria e il presidio di riabilitazione di Adelfia di San Giovanni di Dio nel corso delle quali sarà data puntuale informativa ai lavoratori su quanto accaduto in queste ultime settimane e per organizzare la partecipazione allo sciopero generale indetto dalle Federazioni Nazionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL a sostegno della vertenza per il prossimo 16 settembre.

Quanto avvenuto lo scorso 30 luglio con la mancata ratifica della preintesa da parte di AIOP e ARIS è vergognoso. Non è possibile negare un diritto sacrosanto come il rinnovo di un CCNL e questo dopo una vacanza di circa 14 anni che grida ancora vendetta e dopo che le stesse associazioni datoriali avevano sottoscritto la preintesa fissando anche gli adeguamenti retributivi da corrispondere ai lavoratori a decorrere dal mese di luglio 2020. Retribuzioni bloccate ormai da anni.

Tutto ciò avviene dopo che AIOP e ARIS erano riuscite a strappare al Governo e alle Regioni l’impegno a coprire per un  buon 50% il costo del rinnovo contrattuale.

La gravità dell’accaduto e il crescente malumore che ormai serpeggia tra i lavoratori delusi per il mancato rinnovo contrattuale è stato comunicato nell’incontro tenutosi in Prefettura lo scorso 24 agosto – dichiarano Lonigro (FP CGIL), Capodiferro (CISL FP) e Vatinno (UIL FPL) – con il Prefetto che tempestivamente avrebbe sottoposto all’attenzione del Governo e del Presidente della Conferenza delle Regioni il forte malcontento presente tra i lavoratori del comparto, evidenziando che tale vertenza potrebbe sfociare in una mobilitazione che potrebbe anche mettere a repentaglio l’erogazione di servizi essenziali come l’assistenza sanitaria.

È una vergogna quello che hanno fatto AIOP e ARIS – riprendono i 3 segretari generali di Bari non possono ingannare migliaia e migliaia di lavoratori che erano in attesa di percepire finalmente l’adeguamento della retribuzione e che ora incomprensibilmente se la vedono sfumare. Non è possibile che dopo la sottoscrizione di una preintesa si neghi la ratifica, gettando nello sconforto quei lavoratori, gli stessi lavoratori che durante le emergenze siamo soliti chiamare eroi.

Sul mancato rinnovo del CCNL ci attendiamo dal Presidente Emiliano una forte e tempestiva presa di posizione nei confronti di queste associazioni datoriali, schierandosi a sostegno delle migliaia di lavoratori della sanità privata, perché questi lavoratori guardano con attenzione a quello che farà la regione per sostenere le loro ragioni.  Si inizi con il verificare se sono rispettati gli standard organizzativi e i requisiti di accreditamento, cerchiamo di capire come sono spesi i soldi pubblici e se qualcuno ci lucra. Dopo le assemblee del 31 agosto che si terranno su tutto il territorio nazionale per manifestare lo stato di insoddisfazione presente tra i lavoratori, se non interviene il tempestivo ripensamento da parte di AIOP e ARIS con la conseguente e immediata ratifica della preintesa contrattuale si procederà senza indugio con una grande mobilitazione che sfocerà nello sciopero generale del prossimo 16 settembre e se non dovesse bastare saranno intensificate le azioni di lotta sino al conseguimento del rinnovo contrattuale, questo deve essere chiaro ad AIOP e ARIS, pronti a chiedere alla Regione Puglia la messa in discussione dell’attuale sistema di accreditamento delle strutture della sanità privata.

                          FP CGIL                                      CISL FP                                   UIL FPL

         F.to    Luigi Lonigro                          Franco Capodiferro                      Giuseppe Vatinno

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