Sanitaservice, 68 lavoratori licenziati perché manca l’Amministratore in carica: “Una vergogna. La Politica intervenga e ristabilisca il diritto al lavoro”

Sessantotto lavoratori della Sanitaservice di Brindisi saranno licenziati perché manca l’Amministratore in carica. E’ assolutamente vergognosa l’ingiustizia che sta per consumarsi ai danni di 68 famiglie per via di un cavillo burocratico. L’assessore alla Sanità regionale, Rocco Palese, interpellato sulla questione, ha spiegato con una lettera che non è possibile procedere alla proroga dei contratti per via del fatto che alla guida della società c’è un amministratore unico il quale può occuparsi solo delle gestione ordinaria.

I sessantotto lavoratori della Sanitaservice di Brindisi vivono da anni nel precariato. E sono tra quelli che sono stati mandati in prima linea nella trincea quando il Covid mieteva vittime. Non si sono risparmiati mai, hanno lavorato con turni massacranti. E questo è il triste ringraziamento per essersi immolati con abnegazione e spirito di servizio nel periodo più nero della sanità locale, nazionale e mondiale. Definiti «eroi», spremuti come limoni, espulsi dal mercato del lavoro e totalmente mortificati. Una ingiustizia dal punto di vista del lavoro e sociale di una gravità inaudita.

Non solo. Un perfetto autogol anche dal punto di vista organizzativo data la drammatica carenza di personale della ASL BR ridotto all’osso. Un’assurdità che rischia di ripercuotersi drammaticamente sul futuro di 68 famiglie e sul servizio reso all’utenza.

Nonostante le reiterate richieste di indicazioni, da parte della Direzione generale dell’Asl Br e dello stesso Amministratore unico di Sanitaservice, per garantire a questi lavoratori lo stesso trattamento dei loro colleghi di altre Asl non è arrivata alcuna risposta.

Le scriventi OO.SS. Confederali sostengono l’azione di lotta intrapresa dalle categorie di riferimento e invitano la politica ad intervenire per sanare questa situazione scandalosa ristabilendo il diritto al lavoro.

Brindisi 29.9.2022

   CGIL                                   CISL                                 UIL

Antonio Macchia              Gianfranco Solazzo       Fabrizio Caliolo 

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