BRINDISI – “La drammaticità della situazione della Società Santa Teresa con la possibile perdita di 120 posti di lavoro, le tensioni che si stanno creando, la confusione istituzionale e politica sulla vicenda sono l’esempio della incapacità di interlocuzione Politica ai massimi livelli, l’esempio della incapacità di incidere su scelte scellerate che il Governo Nazionale e Regionale hanno compiuto devastando e azzerando una serie di servizi ai Cittadini indispensabili alla vita democratica e solidale delle popolazioni”.
Lo afferma, in una nota, il segretario generale territoriale Ugl Brindisi Ercole Saponaro che prosegue: “I fatti avvenuti ieri in Provincia non possono essere addebitati al Diniego dei Dirigenti della Provincia di avvallare la Proposta del Presidente Bruno di destinare parte delle risorse esigue destinate come quota parte alla Provincia di Brindisi (2 milioni e mezzo di euro) alla Società Santa Teresa, certo nessuno aveva mai detto nei vari incontri che solo la copertura dell’intero disavanzo circa 11milioni di Euro avrebbe potuto far ripartire la Società Partecipata, se così è ci sembra impossibile che il Governo Centrale rimasto ad oggi insensibile ad ogni richiesta di tutte le Provincie Italiane, rimasto insensibile alla richiesta di servizi Essenziali, rimasto insensibile alla richiesta di ripristinare dopo il Referendum risorse e funzioni, possa cambiare la strategia messa in campo con la legge Del RIO. Rimaniamo allibiti della incapacità politica della Maggioranza che Governa la Provincia di Brindisi, la stessa maggioranza politica che governa la Regione Puglia che porta a un contenzioso giuridico lunghissimo sulla restituzione di circa 11 milioni di euro sulle Funzioni Fondamentali svolte dalla Provincia ma in Capo alla Regione Puglia, si preferiscono i Tribunali alla mediazione al dialogo tra esponenti dello stesso partito di Governo. Le tensioni che si stanno vivendo sono il frutto di uno scarica barile che ormai va avanti da molto tempo e che ora non può più funzionare, le assenze di ieri degli esponenti politici locali Regionali e Nazionali dimostrano l’isolamento politico della stessa Provincia. Basta, al tentativo di dividere i lavoratori, di creare tensione tra gli stessi, di mettere in campo graduatorie di chi ha titolo a lavorare e chi no, assurdo e mai successo che lavoratori si contrappongano in una situazione di tale emergenza, chi continua a operare in questo modo si assumerà le responsabilità. Le tensioni di ieri con l’animato e colorito scontro verbale avvenuto durante la riunione è frutto si delle tensioni ma anche dalla incapacità di saper ascoltare le opinioni di tutti, possono starci posizioni diverse, può starci la tensione sindacale di chi da tempo segue questa vertenza ma in un contesto di tale emergenza sociale, di tensione, le offese personali, alle mamme (poverette) dinanzi a un tavolo che dovrebbe parlare di altro sono il pretesto per non risolvere nulla, nessuno è il possessore della Verità, un grazie dall’UGL al Personale della Digos un abbraccio a Cristian Continelli su un episodio che deve rimanere circoscritto e isolato”.

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