Anche i bambini capirebbero che la situazione messa in piedi dal presidente della Provincia Tony MATARRELLI, sulla società interamente partecipata dalla Provincia, la Santa Teresa, sembra più una difesa a nascondere la propria incapacità a trovare soluzioni equilibrate di medio e lungo respiro, che un reale problema di natura economica finanziaria.
Il presidente della Provincia, cerca di scaricare su altri la propria impreparazione, gestionale e politica sulla vicenda Santa Teresa, trovando capri espiatori deboli, ora sull’ex amministratore Pino Marchionna, ora sul governo, dimostrando un chiaro esempio di una esasperante demagogia mutuata probabilmente dai suoi trascorsi Vendoliani.
Ma come si può aprire una vertenza Santa Teresa, individuando la causa in una ipotetica errata attribuzione di partita di bilancio tra l’anno 2022 e il 2023 di lavori realmente eseguti dalla società e che rappresentano comunque crediti nei confronti della provincia come più sentenze hanno certificato.
Ma come si può, imitando Gianni e Pinotto, fare finta di non conoscere la legge che permette di spalmare la ipotetica perdita sui prossimi 5 esercizi finanziari.
Quindi, il presidente della Provincia mente sapendo di mentire, scaricando sul governo centrale la responsabilità di un ipotetico mancato invio di fondi, senza spiegare in base a quale legge esistente ed in base a quale piano industriale ciò dovrebbe accadere.
Si guarda bene, però, dal nominare il suo compagno Michele Emiliano Presidente della Regione Puglia, che invece potrebbe, quello si, risolvere il problema di prospettiva e di liquidità della Santa Teresa.
Tutto questo subdolo gioco viene effettuato sulla testa di 90 famiglie che attraverso il lavoro dei loro congiunti garantiscono la vivibilità delle loro famiglie.
Spiegasse, il Presidente della Provincia, ai cittadini ed ai dipendenti perchè da anni rifiuta di affidare il servizio di controllo dei fumi all’esterno permettendo così alla provincia di aumentare gli introiti in osservanza di una legge sull’inquinamento ambientale, ed attuando di fatto una politically correct, che oggi penalizza le persone perbene che pagano la tassa a vantaggio di coloro che non pagano.
Ma questa è la sinistra demagogica.
Sembrerebbe (a pensar male si commette peccato ma qualche volta ci si azzecca) che “l’operazione” Santa Teresa è stata studiata a tavolino, da una parte per defilarsi dalle responsabilità personali e dall’altra per utilizzare questo strumento al fine di portare un becero attacco politico a chi oggi rappresenta le istituzioni del Comune Capoluogo.
Tutto questo giocando sul futuro dei lavoratori e della società.
Invitiamo il Presidente della Provincia di Brindisi ed il Presidente della Regione Puglia ad assumersi le proprie responsabilità, lo chiede il territorio ed i cittadini.
Forza Italia (Livia Antonucci)
Fratelli d’Italia (Cesare Mevoli)
Lega (Ercole Saponaro)
Lista Civica Marchionna Sindaco (Dorina Caroli)
Casa dei Moderati (Claudio Niccoli)
Partito Repubblicano Italiano (Vito Birgitta)
Sono scaltri .non giocano solo con la vita dei dipendenti ma di una intera città cercando di deviare le responsabilità…poi, in città e limitrofi c’è tanto da mettere a posto e quindi da fare…impegnamo e quindi rendiamo utili gli stessi dipendenti della S.Teresa e mettiamoli finalmente a lavoro….