La Federazione Giovanile Repubblicana di Brindisi è stata ricostituita da pochi mesi.
Fin dall’inizio abbiamo messo in guardia i giovani che hanno deciso di farne parte dal non guardare alla politica come occasione di sistemazione.
In quest’ottica abbiamo avviato una attività di assistenza gratuita per quanti volessero accedere a forme di autoimpiego, utilizzando le risorse messe a disposizione dalla Regione, dallo Stato e dalla Comunità Europea.
L’obiettivo del PRI, ed anche dei suoi giovani, è quello di compiere anche a Brindisi una operazione di “ecologia della politica”, favorendo l’ingresso nelle Istituzioni di persone nuove, che non abbiano mai ricoperto incarichi amministrativi in precedenza.
Tanto per segnare una netta discontinuità con il passato e con certi metodi di gestione della cosa pubblica.
In quest’ottica avevamo pienamente condiviso l’appello lanciato giorni addietro dal nostro Segretario Cittadino affinchè si procedesse alla nomina degli scrutatori con il metodo del sorteggio, privilegiando, ove possibile, coloro che sono privi di occupazione.
Il Commissario Prefettizio pare abbia fatto tesoro di questo suggerimento, almeno per la quota di scrutatori di propria nomina.
Non altrettanto sarebbero intenzionati a fare gli ex Consiglieri Comunali ancora presenti nella Commissione Elettorale.
La motivazione ufficiale sarebbe quella della oppurtunità di utilizzare persone esperte per evitare errori e contestazioni.
Insomma, un modo originale per affermare che saranno privilegiati i “soliti noti”.
Il PRI ha in corso di elaborazione un Codice Etico da far sottoscrivere a tutti I partiti e movimenti politici presenti in città.
Tanto soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative in cui maggiore è il rischio di inquinamento della raccolta del consenso e di veri e propri casi di corruzione elettorale.
Bene sarebbe stato, però, dare da subito l’esempio.
Il perpetuarsi di certi metodi clientelari, apparentemente conformi a quanto disposto in merito dalla Legge 21 dicembre 2005 n. 270, rischia di allontanare ancor di più le persone, e a maggior ragione i giovani, dalle Istituzioni.
Sarebbe pertanto necessario che i partiti e i movimenti di appartenenza di quegli ex Consiglieri Comunali li dissuadessero dai loro propositi.
Oppure che avessero il coraggio di non ricandidarli.
Altrimenti sarebbe difficile non parlare di connivenza.
Se alle parole e alle enunciazioni di principio non si fanno seguire i fatti difficilmente si potrà disegnare un nuovo inizio per Brindisi.
Cordialità
IL SEGRETARIO DELLA FEDERAZIONE GIOVANILE REPUBBLICANA
(Gabriele ANTONINO)