BRINDISI – Due importanti appuntamenti, gli Open Day del 19 e 23 gennaio, per far conoscere ai bambini e ai loro genitori il nuovo ambiente di apprendimento che accoglierà gli iscritti alla Scuola Primaria L. Da Vinci nel quartiere Sant’Elia.
Nuovi spazi e nuovi arredi come parte integrante della scelta, operata dall’Istituto della Dirigente prof.ssa Lucia Portolano, di aderirealla sperimentazione del Reggio Children – Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità delle bambine e dei bambini, nato negli anni ’90 da un’ideadi Loris Malaguzzi.
Di innovativo, al centro del metodo del pedagogista italiano, c’è il riconoscimento delle forti potenzialitàdell’individuo che apprende e cresce nella relazione con gli altri. Proprio per lasciare libero sviluppo a tali potenzialità, la scuola si è dotata di spazi atelier, ossia di aree in cui viene offerta quotidianamente ai bambini la possibilità di avere incontri con più materiali, più linguaggi, più punti di vista.
Tenendo contemporaneamente attive le mani, il pensiero e le emozioni, le insegnantivalorizzano l’espressività, la creatività del bambino e i diversi stili di apprendimento.
Gli spazi interni sono stati pensati e organizzati in forme interconnesse che favoriscono le interazioni, le autonomie, le esplorazioni, la curiosità e la comunicazione e si offrono come luoghi di convivenze, ricerche e empatie per i bambini e per gli adulti.
La cura degli arredi, degli oggetti, dei luoghi di attivitàè un atto educativo che genera nel bambino benessere psicologico, senso di familiarità e appartenenza, gusto estetico e piacere dell’abitare.
L’approccio sperimentale di questo modello è stato utilizzato come spunto in molti paesi, tanto che oggi si è costituito un network internazionale di scuole basate su tale modello in 32 Paesi a livello internazionale.
Un approccio globale che trae la sua forza da alcune colonne portanti: il coordinamento pedagogico e didattico, l’importanza dell’ambiente educativo, la presenza dell’atelier, le nuove tecnologie, la documentazione, la valutazione, la partecipazione delle famiglie.
I bambini cinquenni,che hanno partecipato agli Open Day in V.le L. Da Vinci, hanno trovato nel plesso, con i suoi spazi e i suoi colori,un caleidoscopio di possibilità tra esplorazioni, narrazioni,gioco e divertimento.
Si sono mossi tra i numerosi atelier e, aiutati dai tutor più grandi,hanno vissuto tante bellissime esperienze: dall’Atelier dell’immaginazione,dove gli alunni della primaria hanno realizzato un libro popup sulla storia “Oceania” e i bambini più piccoli si sono travestiti e hanno drammatizzato il testo,all’Atelier delle scoperte, conl’osservazione di meravigliosi fenomeni fisici.
E poi l’Atelier dei suoniper trasformare i suoni degli strumenti ORFF in ritmo e l’Atelier della creatività che ha visto i bambini, tutorati dai “grandi”, realizzare piccoli manufatti utilizzando materiale di recupero.
Nel nuovo ambiente di apprendimento sono possibili incontri tra realtà concreta e strumentidigitali: due approcci tenuti separati sino a poco tempo fa ma che è ormai impensabile non intrecciare. Così è nato l’Atelier di roboticaal cui interno si sono svolte tante attività basate sul pensiero computazionale attraverso il robottinoBeeBot che si muove su tappetino tematico e su LIM.
I bambini che arriveranno in questa scuola il prossimo anno troveranno, dunque, spazi e strumenti a loro disposizione cherappresentano un invito a esplorare le zone di confine tra ottica e scenografia, grafica e tridimensionalità, costruttività reale e immateriale, alla ricerca di nuove connessioni tra le parti. Non saranno destinatari di un sapere imposto dall’alto ma, come soggetti attivi e pensanti, lavoreranno insieme per sviluppare un progetto.
E questo contribuirà a renderli, in futuro, cittadini più consapevoli perché, come spiega lo psicologo Gardner, “I bambini sentono che la comunità si prende cura di loro e, crescendo, restituiscono le attenzioni“.