ROMA – Nel passaggio finale alla Camera della conversione in legge del Decreto Mezzogiorno è stato accolto l’ordine del giorno dell’On.Mariano incentrato sulla valorizzazione ed il rilancio del patrimonio infrastrutturale dell’area brindisina.
“Il provvedimento che approviamo oggi in via definitiva ha come obiettivo prioritario il rilancio del Mezzogiorno d’Italia e della sua economia ed a tal proposito introduce nuovi strumenti volti a sostenere la crescita economica ed occupazionale delle regioni del Mezzogiorno, anche attraverso l’individuazione di misure incentivanti per i giovani imprenditori e di nuovi strumenti di semplificazione volti a velocizzare i procedimenti amministrativi funzionali a favorire la crescita economica in un’ottica di la coesione territoriale. E tutto questo è certamente un segnale importante e positivo che va nella giusta direzione” – dichiara l’On.Mariano- “Questo provvedimento, inoltre, introduce le famose ZES di cui si è tanto discusso in queste settimane, che hanno l’obbiettivo di creare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo delle imprese già operanti e l’insediamento di nuove imprese e certamente l’auspicio è che il nostro territorio possa beneficiare di questo strumento e delle misure ad esso agganciate. Ma a mio parere una strategia di crescita efficace e complessiva per un territorio non può puntare unicamente su incentivi alle imprese e benefici fiscali, soprattutto se in tali zone, come ad esempio la nostra, si registra un gap infrastrutturale con le aree economicamente più avanzate del Paese tale da rendere difficoltosa e scomoda la mobilità ed il trasporto di merci e persone. Basta aprire i giornali di questi giorni per comprendere la serietà del problema. Non vi è categoria produttiva che non lamenti l’assenza di un sistema di trasporti integrato ed efficiente. Purtroppo ad oggi un aeroporto strategico quale quello di Brindisi, che serve l’intera penisola Salentina, è ancora sprovvisto di un collegamento ferroviario che consenta di raggiungere i più importanti nodi ferroviari direttamente dall’aeroporto eppure il suo ruolo per l’economia ed il diritto alla mobilità di tanti cittadini è cruciale ed evidente a tutti. La soppressione poi di molte tratte ha reso difficoltoso se non impossibile raggiungere la nostra provincia e di conseguenza le mete turistiche anche delle province di Lecce e Taranto e non risulta migliore la situazione dei collegamenti ferroviari, che sono scarsi e poco agevoli, stante le richieste del territorio, ed una vera strategia di crescita per il nostro porto stenta ad imporsi.
Per queste ragioni –conclude la parlamentare- ho voluto depositare un ordine del giorno che impegnasse formalmente il Governo a sollecitare la Regione Puglia per quanto di sua competenza e ad agire di concerto con essa che, lo ricordo, riveste un ruolo importantissimo nella definizione delle aree, degli obiettivi di rinascita economica e di programmazione degli interventi, al fine di mettere finalmente a sistema e valorizzare pienamente il patrimonio infrastrutturale brindisino, affinché diventi l’imprescindibile punto di partenza del rilancio economico, sociale e culturale non solo di Brindisi, ma del Salento e dell’intera Puglia Meridionale, facendosi promotore di ogni azione utile in grado di rendere il sistema integrato dei trasporti la leva fondamentale per la riscossa del tacco d’Italia. La Puglia non finisce a Bari, ed auspico che questa battaglia vada ben oltre i confini della singola provincia. Solo se sapremo essere uniti potremo avere la forza di farci ascoltare e di vincerla.”