Situazione politico-amministrativa a Brindisi: il pensiero del giovane Giuseppe Di Donna

Nella scorsa tornata elettorale Brindisi ha fallito, e continuerà a fallire ancora se i cittadini, i veri detentori del potere decisionale, non si metteranno una mano sulla coscienza scegliendo di affidare a menti capaci e volenterose, lo strumento per far ripartire la città. Si sente spesso la frase che intima e spera il ” Commissariamento a vita “: ma perche? Perché bocciarsi prima ancora di provare a riprendersi? Diciamoci la verità: i Brindisini non ci hanno mai provato. Hanno sempre denunciato il modus operandi errato dei precedenti amministratori, ma puntualmente li hanno sempre promossi in ogni tornata elettorale. Bisogna ripartire da questa domanda: è meglio una promessa astratta oggi da parte di una persona che di amministrazione capisce ben poco, o una potenziale prospettiva domani da parte di una persona che sia capace e titolata? La Politica non è un Hobby. La Politica non è un gioco, un arrotondamento o un settore nel quale è sempre bene rischiare. La Politica è il futuro di una compagine sociale. Ma quale futuro si può garantire ai giovani, quelli attuali e quelli che verranno, se chi amministra vede la Politica come il proprio lavoro principale, o meglio, come il proprio strumento di affari personali. È un messaggio sbagliato trasferito agli stessi cittadini. Quante volte sentiamo dire tra le strade della nostra città ” quello sta in politica, ormai si è sistemato! “. Cosa si intende con la parola ” sistemato “, dal momento che è risaputo che un Consigliere Comunale gode mensilmente di uno stipendio non superiore ai 1.200€? Quel ” SISTEMATO ” proviene da una concezione sbagliata della Politica nostrana. Nel corso delle ultime legislature, abbiamo tutti assistito a scenari patetici e raccapriccianti, tanto sul fronte della maggioranza quanto su quello dell’opposizione. Gente che in una sede istituzionale si esprimeva in dialetto, come se fosse una persona qualunque o come se stesse in un posto qualunque. Gente che interrompeva, attaccava e gridava, e tutto questo sotto gli occhi dei cittadini. Quale messaggio si trasmette al cittadino? ci meritiamo davvero tutto questo? La mia risposta è NO, ma per cambiare le sorti, questa deve essere la risposta di tutti. E come si fa a cambiare? Basta scegliere di cambiare, la risposta non è così difficile. Durante quest’ultima Amministrazione abbiamo avuto il piacere di avere in Consiglio, tanti volti nuovi, giovani, intraprendenti e con voglia di ridare a Brindisi ciò che meriterebbe. Hanno dimostrato le loro capacità, e sono sicuro che i cittadini terranno sicuramente conto del loro operato. Adesso bisogna eliminare i tarli, quelli che vedono la Politica come un business, quelli che hanno intenzione ( proprio come la natura del Tarlo vuole ) di rosicchiare fino all’ultimo pezzo quel bancone di legno della sala del Consiglio comunale di Brindisi. E bisogna eliminarli, prima che questi ultimi trasmettano concezioni errate ed orientate verso il malaffare e contagino anche quei nuovi giovani che rappresentano una parte della futura classe dirigente. Questi argomenti sono abbastanza scontati e ripetitivi, perché da troppo tempo che si sente parlare di eliminare chiunque abbia fatto parte della Politica Fallimentare degli ultimi anni. Il mio appello oggi è rivolto non tanto agli elettori, quanto a chiunque abbia intenzione di presentarsi alle prossime elezioni e di diventare un eleggibile: la Politica non è uno sport dove l’importante è partecipare. Politica è sinonimo di responsabilità. Chiunque ha fallito durante questi anni, deve avere l’umiltà di fare un passo indietro e dire ” non fa per me “, anche qualora sia gia sicuro di farcela alle prossime elezioni. Politico non è colui che già conosce ed è apprezzato da Tizio, Caio e Sempronio; Politico è colui capace di unire Tizio, Caio e Sempronio in una scelta: quella di fidarsi ciecamente di lui e delle sue capacità oggettive. La competenza STUDIATA dovrebbe essere l’ABC per poter amministrare: non si studia per la gloria nella vita, ma si studia per dotarsi di conoscenze specifiche, tecniche e professionali che altri possono avere solo generalmente. E con questo non mi permetterei mai di sminuire un Non Laureato ma bisogna dare atto, e soprattutto merito, che l’indirizzo politico ed amministrativo di una città deve essere affidato a gente che ha affrontato un percorso di specializzazione tale da garantire competenze maggiori. Tutti hanno bisogno di tutti, questo è chiaro, ma per una manovra Socio/economica delicata come quella da attuare su Brindisi, serve gente con i c.d ATTRIBUTI. Pensateci: se aveste un problema al cuore, e vi venisse data la possibilità di scegliere con una semplice X tra un medico competente ed un infermiere ( con tutto rispetto per gli infermieri ovviamente ) voi chi scegliereste? Se aveste la possibilità di scegliere con una semplice X da chi farvi difendere in giudizio, scegliereste un valido avvocato o una persona conosciuta ed apprezzata dalla Società Civile? Se aveste la possibilità di scegliere con una semplice X da chi farvi progettare casa, scegliereste un Architetto o un bravissimo ragazzo conosciuto per la sua abilità di disegno? ALLO STESSO MODO DOVREBBE FUNZIONARE IN POLITICA: anche se non previste dalla legge, per amministrare una città vengono richieste delle qualità professionali che svariano dal settore legale ( soprattutto Civile, Tributario ed amministrativo ) al settore dell’Economia, dell’ingegneria ed anche della grande imprenditoria. Perché non premiare la gente che soddisfa questi requisiti? Bisognerebbe che tutte queste faccende poco gradevoli che accadono a livello territoriale, siano da monito per la legislazione nazionale per introdurre una legge che ponga dei paletti per la candidabilitá, ma purtroppo sarebbe incostituzionale visto che la libertà di candidarsi è garantita dalla Nostra Costituzione all’Art.51. Bene…allora non mi resta altro che sperare, sperare che la gente rifletta seriamente sul dato da me riportato qui su, e sperare che per senso di responsabilità, lo stesso senso di responsabilità con cui sono stati fatti i salti della quaglia da opposizione a maggioranza oppure con lo stesso senso di responsabilità con cui è stata firmata la Mozione di Sfiducia, queste buone persone facciano un umile passo indietro e lascino spazio a chi ha voglia, un domani, di vedere Brindisi al suo massimo splendore e ricca di giovani, benessere e lavoro. Il termine VOLTO NUOVO non è riferito alle foto sui manifesti elettorali. Non basta essere Nuovi per essere competenti: volto nuovo è una locuzione che significa: GENTE SERIA, AFFERMATA E POSSIBILMENTE QUALIFICATA E DEPUTATA A FAR RINASCERE BRINDISI!

Giuseppe Di Donna

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