“Una decisione politica non può avallare le paure, mettendo a soqquadro una campagna vaccinale che ha già di suo mille problemi organizzativi. Mi sembrano pertanto improprie le dichiarazioni del direttore generale AIFA: o c’è la prova scientifica che AstraZeneca ha problemi imprevisti, e non mi pare che ci siano, oppure si revochi subito la sospensione. Siamo purtroppo immersi nel ‘mal di firma’ e nel modello ‘una carta a protocollo’ per scansare responsabilità”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando le dichiarazioni del direttore generale AIFA Nicola Magrini, riportate oggi dalla stampa quotidiana, sulla sospensione del vaccino AstraZeneca.
“Non mi paiono congrue con il blasone scientifico di AIFA dichiarazioni che da un lato ribadiscono la sicurezza del vaccino AstraZeneca alla luce dei dati addirittura rivisti e poi giustificano la sospensione come scelta di tipo politico.
Nelle materie scientifiche la decisione politica si assume scegliendo tra ipotesi plausibili scientificamente provate e non per fronteggiare la paura. Anzi, il compito delle istituzioni scientifiche è proprio quello di rassicurare ogni condizione di paura che interferisse pesantemente nel raggiungimento del risultato auspicato, cioè l’immunità di popolazione nel più breve tempo possibile.
Sono certo che la decisione sarà rivista tra non molte ore, ma il danno che è stato realizzato è già immenso e le ore di lavoro che impiegheremo per rinnovare la fiducia della gente si sarebbero potute usare con maggior profitto nella lotta alla pandemia”.