Spazio a qualità e meritocrazia: la città rifiorisce. A Palazzo Nervegna sorgerà un caffè letterario all’avanguardia

BRINDISI – E’ bastato che arrivasse una gestione commissariale (seppure eccezionale) intenzionata a spostare il baricentro della vita amministrativa dagli interessi particolari a quelli generali, alla meritocrazia ed alla qualità, perché la città, in pochi mesi, ritrovasse un risveglio civico e culturale.

L’ultimo caso riguarda Palazzo Nervegna, dove è stato trasferito il nuovo info-point, dove sarà collocata la nuova biblioteca “Teste Fiorite” (che sarà realizzata in collaborazione con la Biblioteca Arcivescovile De Leo) e dove presto sorgerà il “Caffè Letterario Nervegna”. Ma di cosa si tratta?

E’ noto che dal novembre scorso l’Ex Corte d’Assise di Palazzo Nervegna non ospiti più un punto ristoro. Il 5 aprile scorso è giunta in Comune – da parte della dott.ssa Francesca Romana Intiglietta – una richiesta di concessione dei locali ivi presenti per la realizzazione di un articolato ed ambizioso progetto culturale ed enogastronomico.

Nelle intenzioni vi è l’organizzazione continua di eventi culturali quali la lettura di opere letterarie, la promozione di rassegne letterarie con la presenza degli autori dei libri, la creazione di percorsi letterari con guide turistiche, lo sviluppo della pratica del bookcrossing, la realizzazione di esposizioni fotografiche e pittoriche, la proiezione di film d’essai.

Inoltre, sotto l’aspetto enogastronomico, oltre alle attività di bar-caffetteria, pasticceria e rosticceria, il progetto prevede l’esposizione e la degustazione di prodotti tipici per i turisti ed i crocieristi.

Insomma, una proposta ed un’occasione che il Comune non poteva davvero lasciarsi sfuggire, che trova l’addentellato normativo nel “Regolamento di gestione, valorizzazione ed alienazione dei beni immobili comunali” emanato con Delibera del Commissario Straordinario n. 14 dell’8 marzo 2018. All’art. 35, c. 1 del Regolamento, infatti, viene stabilito che “i beni immobili comunali possono essere assegnati in comodato a terzi in casi eccezionali opportunamente motivati, i quali abbiano proposto al Comune uno specifico progetto di utilizzo che presenti utilità per la pubblica collettività”.

Il Comune, considerando il progetto di evidente interesse pubblico, ha così deciso di approvarlo e di procedere alla concessione dei locali, seppure a titolo oneroso, alla dott.ssa Francesca Romana Intiglietta per la durata di 1 anno ed al canone – fissato dal mercato – di  651 euro al mese.

Il Comune di Brindisi, dunque, prosegue nella “discussa” pratica degli affidamenti diretti, anche se, quelli eseguiti negli ultimi mesi, sembrano perseguire logiche diametralmente opposte rispetto al passato. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Andrea Pezzuto

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