BRINDISI – Non bastava l’odissea vissuta assieme agli altri passeggeri sul volo Ryanair Londra Stansted-Bari, dirottato su Lamezia Terme per neve. Una volta arrivato a Brindisi, ennesima ‘batosta’.
A raccontarlo è F. I., brindisino di 46 anni, che assieme al figlioletto di 13 anni, era andato a Londra a fare visita ad un cugino. “Siamo stati dirottati a Lamezia Terme – racconta – dove siamo atterrati alle ore 20.45 di sabato 7 gennaio. Qui è iniziata una notte drammatica. Siamo stati fatti salire su due pullman che sono arrivati in autostrada, ma sono rimasti lì per ore perché era impossibile procedere a causa della presenza di neve e ghiaccio. Nonostante abbiamo chiamato polizia, carabinieri, protezione civile, abbiamo trascorso la notte al freddo. Poi, finalmente, siamo arrivati in mattinata in pullman a Bari e da lì abbiamo preso il treno e siamo arrivati a Brindisi. Speravamo che finalmente la nostra odissea avesse trovato fine…invece, arrivati in stazione, non abbiamo trovato nessun tassista disposto a portare me e mio figlio di 13 anni a casa, al rione Cappuccini. In realtà, di tassisti ce n’erano davvero pochi. Gli unici due a cui ho chiesto mi hanno risposto, anche piuttosto seccati, che erano impegnati con i viaggi in aeroporto. E a nulla è valso il fatto che cercassi di spiegare loro che erano ore che eravamo all’addiaccio e che avevo premura, soprattutto per mio figlio, di starcene un po’ al caldo. Così sono stato costretto a chiamare la polizia che ha praticamente ‘costretto’ il primo taxi disponibile ad accompagnarci a casa. Che dire? Sono stati ‘fortunati’ a trovarsi di fronte un brindisino, ma se al mio posto ci fosse stato un turista, che immagine avremmo dato della nostra città?”.
Fin qui il racconto dell’uomo. Abbiamo contattato, poi, il presidente dei tassisti Fabio D’Aprile, al quale abbiamo chiesto spiegazioni. “E’ vero. Ero presente anche io quando il signor Indini cercava un passaggio per tornare a casa. Ha chiesto anche a me. Però purtroppo avevo già caricato una famiglia di otto persone che doveva andare in aeroporto. Gli ho detto che, al ritorno dal viaggio verso lo scalo aeroportuale, lo avrei portato. Ma lui voleva che lo servissimo subito. Tra l’altro, sono due giorni che carabinieri e polizia chiamano noi tassisti per prendere e portare persone dall’aeroporto, a causa dei disagi causati dalla neve. E questo perché la STP non ha potuto garantire il regolare trasporto perché non era attrezzata per viaggiare in queste condizioni. Siamo pochi a fare questo lavoro ormai su Brindisi e dobbiamo anche lottare con gli abusivi che ci rubano il lavoro. Può essere che qualcuno di noi si sia ‘voltato’ in maniera un po’ brusca nei confronti del signore e di questo mi rammarico e gli chiedo scusa a nome di tutti. Ma, credetemi, la situazione è davvero drammatica… Siamo costretti anche noi a lavorare in condizioni assurde”.