Lunedì 7 novembre l’Assessora alla Cultura Maria Angelotti e l’esperto di storia locale Alessandro Rodia hanno accolto a Francavilla Fontana studentesse, studenti e docenti del corso di Progettazione per il paesaggio urbano del Politecnico di Bari. La delegazione di studiosi ha effettuato un sopralluogo ed alcuni rilievi lungo il Canale Reale.
Questo corso d’acqua dal 2019 è al centro di un percorso che vede impegnati l’Amministrazione Comunale ed altri Enti, tra cui la Regione Puglia e il Politecnico di Bari, con l’obiettivo di giungere ad una sua definitiva valorizzazione, salvaguardia e rigenerazione attraverso lo strumento del Contratto di Fiume.
Uno dei primi interventi sul tavolo riguarda la zona ASI di Francavilla Fontana bloccata da decenni a causa di un vincolo idraulico. Così come previsto dal Contratto di Fiume, il punto di partenza è la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, che arriverà nei prossimi giorni, per la messa in sicurezza dell’area tra il Comune di Francavilla Fontana, il Consorzio ASI, la Regione Puglia, il Politecnico di Bari, l’Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio, il Consorzio di Bonifica Arneo e l’Autorità di Bacino.
“Il Contratto di Fiume – spiega l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce – offre una soluzione inedita al vincolo idraulico della zona ASI. Nei prossimi giorni provvederemo alla stipula dello schema di accordo che coinvolgerà attivamente gli Enti interessati per la definizione della progettazione, primo passo concreto per il superamento di un problema che ha rallentato lo sviluppo economico della nostra Città.”
La proposta progettuale, che rientra nel programma d’azione del Contratto di Fiume, prevede l’adeguamento della sezione idraulica del Canale in quattro aree creando dei bacini di laminazione per ridurre la portata durante le piene. Tutto questo sarà accompagnato dalla riqualificazione ambientale con lo sviluppo di nuovi habitat vegetali e animali.
“Come ho già avuto modo di dire l’acqua è una risorsa non un problema. La vera sfida che ci attende nei prossimi anni – conclude l’Assessore Lonoce – è quella di non disperdere questo bene sempre più raro, ma di costruire una rete capace di dare nuovo impulso all’agricoltura. Tutto questo in perfetto equilibrio con la natura grazie al ripristino degli ambienti naturali. È un principio che vale per tutte le zone della Città interessate dal rischio idraulico, compreso il quartiere Musicisti.”
Con il Contratto di Fiume le aree rurali si trasformeranno in parchi agricoli rinaturalizzati e sostenibili. Il Reale stesso diventerà una vera infrastruttura verde, così come previsto dal PUG, offrendo agli utenti non solo natura, ma anche possibilità di svago e percorsi naturalistici intercomunali.