BRINDISI – Il dottor Alfredo Sterpini, già assessore comunale ai Servizi Sociali, interviene sulla questione relativa ai tagli al servizio di integrazione scolastica. Di seguito il suo intervento:
Mi sento di intervenire, come ex Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Brindisi, sulle vicende e prospettive che in questi giorni stanno interessando l’Integrazione Scolastica e il “Mondo della Disabilità”.
Problematiche che ho sempre tenuto in primo piano per cercare di permettere a Chi ha un Handicap di inserirsi nel modo migliore nel mondo del lavoro e sociale,non considerando mai per scopi economici di limitare il Sevizio,come si cerca di fare in questi giorni.
Una Nazione può definirsi di primo livello se viene a favorire e migliorare tre settori basilari per il suo sviluppo: Scuola,Sanità e Lavoro.
Sulla Sanità probabilmente possiamo intervenire poco perchè è regolata dalla ASL e dalla Regione. Già una politica municipale che favorisca e faccia nascere non “Posti di Lavoro” ma,più efficaciamente le “Condizioni” basilari per lo svilupo del Territorio(Zone ordinarie franche,Incentivi per le Aziende che operano,Servizi veloci e di assistenza per l’Imprenditoria,ecc). La scuola e la Disabilità,a mio parere,rappresentano il Settore dove l’Intervento Istutuzionale deve essere efficace, risolutivo e polimodale. Ho paura che la paventata riduzione dell’Integrazione Scolastica possa portarci a quelle situazioni degli anni sessanta che prevedevano due classi di Alunni: Normodotati e Disabili.Questi ultimi venivano relegati in “Ghetti” per far scorrere il tempo,senza ottenere il benchè minimo risultato culturale e sociale.Loro erano solo e soltanto un “Problema” e non una “Opportunità da cogliere”. Sono spaventato! Non si risparmia su tutto questo! Mi si dirà :”Ci sono le Insegnanti ordinarie e quelle di sostegno.A mio parere le prime sono giustamente polarizzate sullo Studente normodotato per svolgere il proprio programma e le seconde Insufficienti e non adeguate perchè non conoscono il “Caso” e non vivono con Lui uno stretto rapporto come invece assicurano le Assistenti della Integrazione,curando anche i rapporti con la Famiglia.Cosa vogliamo fare? Risparmiamo qualche euro che andrà nella liquidazione di affermati Manager? Forse migliorare quello che abbiamo per realizzare una Società più giusta e più vivibile!Forse stare più vicini ai Nostri sfortunati Cittadini!
Non ho, fortunatamente, parenti disabili, ma tanti amici che mi partecipano i loro problemi.
Cercate di dare rispetto al disabile e non portarlo fuori dal contatto con gli altri alunni per chè “disturba la classe” e non c’è chi si potrebbe occupare di Lui, assistendolo in modo efficace.Grazie
Dott.Alfredo Sterpini