BRINDISI – “E’ proprio perchè non vogliamo che si verifichino scontri che insistiamo sulla nostra posizione, ovvero quella di rigettare l’ipotesi di una tendopoli al quartiere Paradiso”.
Sandro Trane, uno dei residenti del quartiere che, in questi giorni si è fatto portavoce di gran parte degli abitanti del Paradiso, ha contattato la nostra redazione per esprimere meglio il pensiero ‘comune’. “Non ci stiamo a passare per razzisti – dice -. Forse i modi hanno fatto intendere altro, ma la realtà è una sola: il nostro, lo sanno tutti, è un quartiere problematico e la presenza di immigrati scatenerebbe una guerra che nessuno sarebbe in grado di frenare. Non la mettiamo sul piano politico, anche se è vero che in questi giorni abbiamo invitato esponenti della destra perchè sappiamo che hanno una idea precisa su questa tematica, ma se ci avessero ‘sostenuti’ quelli della sinistra sarebbero stati bene accetti. Invece, nessuno di loro ha detto una parola, se non attraverso comunicati stampa. Il Paradiso ha già tante problematiche. Ed è per questo che abbiamo chiesto un incontro sia al Prefetto Valenti che al Commissario Giuffrè, persona, quest’ultima, rispettabilissima e verso la quale nutriamo stima e fiducia. A loro e a nessun altro vogliamo esporre i nostri timori, le nostre paure anche per i nostri figli. Quanto è accaduto al 40enne eritreo a Roma è un esempio troppo vivido nella nostra mente perchè non ci si ponga tanti, troppi interrogativi. Non sappiamo se chi ha messo in giro la voce di una tendopoli nel nostro quartiere lo abbia fatto artatamente o meno; sta di fatto che, ad oggi, nessuno l’ha smentita nè confermata e questo ci preoccupa. Non è nostra intenzione creare disordini: tutt’altro. Però gradiremmo un confronto con chi gestirà questa situazione perchè gli si possa dire anche la nostra. Siamo cittadini di questa città ed abbiamo diritto anche noi a capire cosa ci riserverà il futuro”.
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