Prima notte del dopo Terremototrascorsa in auto o nelle strutture di accoglienza per la popolazione colpita dal nuovo Terremoto tra Umbria, Marche e Lazio. Dopo la prima, forte, di ieri mattina sono state registrate oltre 700 scosse dalla rete sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Al momento sono oltre quindicimila le persone assistite dalla Protezione civile: oltre cinquecento sono accolte in strutture alberghiere nell’area del Trasimeno e oltre quattromila negli alberghi sulla costa adriatica. A queste si aggiungono circa tremila persone in Umbria e altre settemila nelle Marche ospitate in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. In Umbria verranno allestite anche tende collettive per consentire agli sfollati di trascorrere le prossime notti in condizioni, seppur precarie, di sicurezza. Centinaia richieste di verifiche in provincia di Ancona mentre a Teramo e’ stato sgomberato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (Izs) per crepe in alcune palazzine della struttura. Situazione della viabilita’ ancora difficile nelle zone terremotate con strade chiuse per frane e altre regolate con sensi unici alternati. Completata invece la rialimentazione di tutte le forniture elettriche nelle zone agibili, sia a Norcia sia a Cascia, dove erano rimaste le ultime utenze disalimentate. A Roma due chiese del centro storico sono state dichiarate inagibili a scopo precauzionale dopo i sopralluoghi dei vigili del fuoco: si tratta della chiesa di San Francesco nel rione Monti e di quella di piazza Sant’Eustachio. Inagibile anche la chiesa San Barnaba di Marino, ai Castelli romani. Sempre nella Capitale chiuso Ponte Mazzini, sul Lungotevere, a causa di una crepa e perdita d’acqua. Il Premier assicura che tutti i borghi che “sono l’identita’ italiana” verranno ricostruiti “presto e bene”. “A regola d’arte. Con il controllo dell’opinione pubblica e di tutti i cittadini. Non va sprecato nemmeno un centesimo e dobbiamo dimostrare chi siamo: persone che, a differenza di alcune vicende del passato – scrive Matteo Renzi nella sua newsletter – sanno fare opere pubbliche senza sprechi e senza ladri”. (Fonte Ansa).