BRINDISI – Brindisi Bene Comune presenta il terzo appuntamento di “Abitiamo sotto lo stesso cielo”, la rassegna i cui ospiti raccontano, per esperienza diretta, processi virtuosi di partecipazione applicati all’amministrazione pubblica.
L’incontro si terrà giovedì 15 marzo alle ore 18.00 c/o la Sala Conferenze di Palazzo Granafei-Nervegna in via Duomo a Brindisi.
Il tema dell’incontro “Rifiuti zero: modelli etici, partecipati, pubblici” verrà affrontato con Raphael Rossi, esperto in materia di rifiuti e testimone di giustizia.
Si è occupato di amministrare, progettare e/o avviare sistemi avanzati e virtuosi di gestione rifiuti in tutta Italia: Trento, Bari, Roma, Napoli, Torino, Formia, quest’ultimo caso è diventato un modello nazionale. Un esempio da seguire soprattutto per il percorso avviato dal 2015 nella costituzione di un’azienda pubblica.
Raphael Rossi ha un suo blog su “Il Fatto quotidiano”; nella presentazione personale che fa di sé dice “Nell’azienda pubblica settore rifiuti di Torino, di cui ero il vicepresidente, il presidente mi ha offerto una ricca tangente. Ho denunciato tutto alla Procura della Repubblica e dopo una lunga inchiesta, gli indagati sono stati arrestati, processati e condannati.” Parte da questo gesto di “normalità” come la definisce lui stesso, per diventare portavoce e riferimento dell’etica nell’amministrazione pubblica per il settore rifiuti. Sulla scorta del suo esempio nasce l’associazione I Signori rossi, cittadini e cittadine che ritengono normale dire stop alla corruzione, difendere i beni comuni e mettere l’efficienza dei servizi pubblici e il benessere delle persone al di sopra dell’arricchimento personale (www.signorirossi.it/).Insieme a Raphael Rossi rifletteremo sui vantaggi e sui possibili rischi nella gestione pubblica dei rifiuti, e proveremo ad immaginare un percorso condiviso e partecipato, che possa portare anche il Comune di Brindisi ad eccellere in un settore così controverso.
L’intero ciclo di vita dei rifiuti rappresenta ancora oggi un business economico non indifferente, su cui si incrociano e sovrappongono interessi pubblici fondamentali – come la salute e la tutela dell’ambiente – e interessi economici rilevanti, tanto da renderlo “il sistema a più alto tasso di inquinamento criminale”, come lo ha definito di recente il presidente dell’ANAC “Autorità Nazionale Anticorruzione”.
Esistono però esempi virtuosi in cui, attraverso una gestione rigorosamente pubblica, improntata all’etica, alla condivisione e alla partecipazione, si è riusciti a superare la gestione emergenziale dei servizi ambientali e a demolire il binomio rifiuti/criminalità, ottenendo risultati eccellenti anche sotto il profilo ambientale.
La rassegna “Abitiamo sotto lo stesso cielo” su percorsi, esperienze e strumenti per comunità attive e competenti, nasce con l’intento di ascoltare, dalla voce dei protagonisti, il racconto delle realtà virtuose che hanno funzionato in diversi Comuni dell’Italia, acquisirne visione e strumenti che rendano tali esperienze attuabili nella nostra città.