LATIANO – Sullo sfondo, una comunità fiera del suo patrimonio storico, culturale e architettonico. In prospettiva, una piccola smart city del Sud, che si innesterà nel nucleo urbano per renderlo moderno e funzionale, attraverso una serie di interventi strategici di ingegneria e di architettura d’avanguardia. E’ questo l’obiettivo principale del progetto presentato oggi in conferenza stampa al Comune di Latiano (Brindisi) dal sindaco, Cosimo Maiorano e dalla prorettrice vicaria del Politecnico di Bari, Loredana Ficarelli, sulla base di un’idea promossa dall’associazione culturale “L’Isola che non c’è”.
A realizzarlo, sotto la guida di tutor d’eccezione, saranno venti giovani studiosi del Politecnico, selezionati tra i più brillanti laureandi e laureati dei corsi di Ingegneria e di Architettura, durante una full immersion di due settimane che si svolgerà a Latiano dal 1 al 14 luglio prossimi, tra attività di ricerca scientifica, condivisione delle idee e progettazione di interventi destinati a ridisegnare il contesto cittadino. L’iniziativa, unica nel suo genere, coinvolgerà accademici e professionisti dei settori dell’ingegneria e dell’architettura, con la partecipazione di enti pubblici e imprese, in particolare di Federalberghi Brindisi, che offrirà ospitalità ai ragazzi e ai docenti coinvolti.
«Latiano ha bisogno di un piano urbanistico – ha dichiarato il sindaco Maiorano – che la proietti verso il futuro, ma che allo stesso tempo sia saldamente ancorato alla sua identità e ne rispetti la memoria. Quando, all’interno dell’associazione, è nata questa idea – ha aggiunto il primo cittadino – non abbiamo avuto dubbi che il partner ideale sarebbe stato il Politecnico di Bari, vera eccellenza culturale del nostro Meridione e fucina di innovazione in continuo miglioramento».
In pratica, il progetto si svolgerà in forma di workshop, sulla base di un apposito accordo quadro, sottoscritto dal Politecnico di Bari e dal Comune di Latiano e che potrà rappresentare, inoltre, la base di partenza per ulteriori collaborazioni.
«Anche per noi – ha commentato la prorettrice Ficarelli – è stato chiaro fin da subito che si trattava di un’iniziativa molto interessante sul piano scientifico e dalle ottime prospettive, in termini di benefici sociali, che si sposa perfettamente con le nostre politiche di terza missione, ossia finalizzate allo sviluppo del territorio. Come unico Politecnico nel Sud Italia – ha aggiunto il rettore – siamo fortemente impegnati nella costruzione e nel rafforzamento di un rapporto sempre più stretto con le imprese, gli enti e le istituzioni che si mostrano sensibili al tema delle potenzialità da sfruttare e delle occasioni da cogliere, nell’ottica di un ecosistema dell’innovazione dove ognuno contribuisce a trasformare conoscenze e competenze in nuove tecnologie, modelli organizzativi, sistemi di produzione che ci rendano competitivi e garantiscano occupazione».
Dalle piazze alle periferie, dai servizi sociali agli impianti sportivi, dalla viabilità al verde pubblico, tutte le energie e la creatività dei giovani studiosi che parteciperanno al workshop saranno finalizzate a progettare il nuovo volto di Latiano, come elementi di modernità e funzionalità che potranno essere inseriti nella città. «Non si tratta – ha aggiunto il sindaco Maiorano – di un evento spot, sebbene ci teniamo a valorizzare il nostro territorio, ma l’inizio di una collaborazione che vogliamo rendere stabile».
«Sul piano scientifico – ha sottolineato Ficarelli – lanciamo oggi un esperimento che, ne siamo certi, potrà fare da apripista ad un modello nuovo, da estendere, perché no, sul territorio. Oggi variamo uno strumento innovativo – ha concluso Di Sciascio – per ripensare le comunità urbane, partendo dalle idee dei nostri giovani talenti».
Redazione |